Mezzanotte e ventitre minuti: Maria De Filippi – conosciuta anche come Queen Mary – chiude il televoto. In gara sono rimasti solo due concorrenti, Riccardo e Andreas. L’anno scolastico di Amici 2016 si è concluso… chi vincerà? Prima del verdetto interviene lo scrittore Roberto Saviano, ospite oramai fisso del programma. Twitter è impazzito: sondaggi e tweet sul probabile vincitore, botta e risposta – ma anche botte virtuali – tra le varie fazioni.
La serata è iniziata con i quattro finalisti:
Sebastian, Andreas, Federica e Riccardo. Blu e bianco, non fa più differenza: è il momento dello scontro finale, del tutti contro tutti. Il primo ad essere eliminato è il taciturno Sebastian. Maria, in collegamento con l’insegnante del ragazzo, prova a strappare qualche parola al ballerino. Inutile, è quasi silenzio. Non importa, il portamento elegante e il talento hanno già parlato. Federica, con un disco già pronto e la lacrima sul viso, è l’altra squalificata. In gioco rimangono Andreas e Riccardo. Le famiglie dei due, nonne comprese, fanno il tifo per i ragazzi. Lo show di Maria, seguito da milioni di telespettatori, è una sofisticata sagra di paese in “italiavisione”.
https://www.youtube.com/watch?v=ohY_GWxvYsI
Un evento irrinunciabile, come l’ultima serata di Sanremo, con una grande differenza: l’unica e vera regina è lei. I cantanti e i ballerini si allenano, sgomitano, fanno amicizia, creano tensioni. Che il tutto sia studiato o spontaneo non ha importanza, tanto fa share, è televisione. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: talenti grandi o solo accennati, le grida del pubblico presente e quelle più silenziose del pubblico da casa. Maria, mentre Elisa ed Emma emozionate guardano gli allievi, annuncia la fine dei giochi. Sta per essere annunciato il vincitore… Andreas trionfa, alzando una coppa dorata pesantissima. Lacrime trattenute, mesi passati sognando una vittoria per la vita e non solo per una serata. Sarà così? A Sebastian – danzatore promettente – è già stato assicurato un contratto. E anche ad altri, in occasione della finale, sono piovuti premi, soldi e auguri. L’arte però non è una promessa, ma un brivido che scorre in eterno e non per il tempo di un tweet.
Luca Foglia Leveque