Nel 1819 St. Peter’s field a Manchester diventa luogo di un massacro spartiacque nella storia inglese. Lo chiameranno Peterloo per la violenza che vi ebbe luogo, rievocando il ricordo della Waterloo napoleonica con cui ha ben poco da spartire spartire. La manifestazione pacifica che riunì in piazza il popolo del Lancashire era stata causata dal bisogno per una nuova rappresentanza parlamentare, l’assenza di lavoro nel dopoguerra napoleonico, lo scontento per le Corn Laws che vietavano di comprare grano importato a basso costo.
Mike Leigh (1943) racconta il preludio alla manifestazione e questa stessa ritornando nell’Ottocento di Mr. Turner (2014), con un occhio ad Hogarth e l’altro alle caricature d’epoca, con il filtro del cinema didattico di Rossellini.
L’assetto corale divide in due la narrazione alternandosi tra gli spazi del Potere e quelli del Popolo. La narrazione è l’unica connessione tra la classe dei dominanti e dei dominati che abitano dei veri e propri compartimenti stagni. Lo scheletro narrativo è quello di Bloody Sunday di Paul Greengrass, dove la percezione frammentata di un singolo evento e le distorsioni comunicative portano alla ricostruzione del mosaico e alla comprensione dell’esito finale.
Film retto sulla Parola, si avvale dell’arte oratoria dei suoi personaggi, peccando a volte di qualche battuta didascalica, segno di una mancanza di naturalezza. La lezione dell’ultimo Rossellini si sente nella staticità della camera che vuole cogliere i fatti ricostruiti con occhio attento ai gesti, alla ricostruzione degli ambienti, ma con più scioltezza nella gestione attoriale che rimane uno dei punti di forza di Leigh.
Si sente il richiamo verso il grottesco soprattutto all’inizio ma la narrazione tesa asciuga queste emergenze che sono proprie del regista, abituato a trovare nei volti dei suoi compatrioti le pieghe deformanti.
La lentezza meticolosa della narrazione qui è anche più funzionale che in Mr. Turner: è l’istinto ideologico del regista che crea cambi di ritmo improvvisi in sceneggiatura. Film di diritti e di istruzione civile, Peterloo guarda al presente per le vie traverse della Storia.
Antonio Canzoniere