Di Roberto Sironi
“Per fare un film ci vogliono molti soldi!? E’ una bugia! Per fare un film bisogna solo andare all’inferno e restarci per un po’! I migliori arrivano tutti da lì!”
Queste sono le prime parole del film “Film di notte” un film che ho realizzato insieme ad un pugno di attori che mi ha seguito durante questa avventura cinematografica e francese nata da un bluff e dalla mia innata passione per il cinema e la voglia di rischiare oltre ogni limite!
Girato in otto giorni con pochissimi mezzi e senza soldi, il film è stato possibile realizzarlo solo grazie alla fantasia di un’improbabile troupe cinematografica allo sbaraglio che non si è mai fermata, nemmeno un attimo, a riflettere sul motivo per il quale si fa un film – perché non sempre si ha un motivo per farlo! – ma cercando, attimo dopo attimo, il movente per commettere un atto di insubordinazione artistica contro le abitudinarie ed ammaestrate leggi della settima arte!
Per questo motivo il film è un omaggio non tanto al cinema, quanto all’idea di fare cinema!
Ma torniamo al bluff!
Si possono fare molte cose per incoscienza, anche e soprattutto nel mio caso, un film! Per spiegare bene questa faccenda sarebbe necessario realizzare un altro film, sicuramente comico, visionario ed inevitabilmente burlesco al limite della farsa… Ma come potete immaginare non è questo il modo e il momento, in compenso posso dirvi di come avrei scritto la sceneggiatura!
Immaginate un pittore che per un motivo qualunque si trovi in un centro culturale francese a Cannes dove ha allestito una sua mostra di pittura dedicata al cinema—ancora! — e che per un altro motivo, altrettanto qualunque, dica al responsabile del centro che lui, l’artista, è anche un musicista e che magari un giorno si sarebbe potuto organizzare un concerto in quel centro culturale, perché no?
Immaginate anche che l’artista in questione, ritornato in Italia, abbia poi dimenticato tutta questa storia sino al giorno in cui, dopo circa sei mesi, chissà per quale altro motivo invii una mail a questo signore francese per avere notizie di quel concerto che vorrebbe fare a Cannes e non solo, annunci al francese di avere fatto un film – bugia – che amerebbe proiettare nella sala cinematografica del centro culturale!
Nessuna risposta, nemmeno un cenno per altri sei mesi! Strano! I francesi, così precisi ed educati… Ma che francesi sono?
Poi un giorno, così, all’improvviso, ormai imprevista, inaspettata, definitivamente inattesa, eccola una di quelle telefonate che sono possibili solo al cinema, dentro un film! Il francese si rifà vivo e con tutta la gentilezza possibile e una fierezza transalpina dice all’artista che il concerto si farà, eccome, e si farà in chiusura di un Festival italiano di cinema! E tanto che c’è invita l’artista a mandare il film, così una commissione potrà giudicarlo e perché no inserirlo in quel festival di cinema italiano come opera prima!
Come opera prima?
L’artista è un po’ inebetito: di che film parla il francese? La memoria degli artisti alcune volte è molto labile!
Ma poi ecco che la memoria si fa viva come uno schiaffo che ti sveglia da un torpore antico: ma certo, il film! Peccato non ci sia nessun film, però! Più che un bluff questa vicenda è stata una follia visionaria, un sogno che diventa carne ed ossa e si fa realtà!
L’artista sa che non può tirarsi indietro, non può perdere la faccia e soprattutto questa occasione d’oro per realizzare il sogno, il suo sogno: fare un film! Dunque, si, il film si farà a qualunque costo, a qualsiasi prezzo, cioè senza soldi ne santi in Paradiso! Il film si farà perché…
Perché? Perché nella settima arte tutto è possibile e quello che non è possibile non esiste! Perché il cinema è un sogno e avete visto mai un sogno che non c’è?
Ecco, questa sarebbe una buona sceneggiatura per una bella storia piena di malintesi, promesse, gag, ed equivoci… Un buona storia che varrebbe la pena di raccontare dentro un film, magari girato di notte, in una Francia segreta, intima e inaccessibile come è l’azzardo quando sa di audacia e di follia!
Ecco come scriverei la sceneggiatura se dovessi realizzare un altro film e vi assicuro che sarebbe assolutamente una storia vera! O no?… Altrimenti che cinema sarebbe?