Il 27 gennaio è ormai data universalmente riconosciuta come preordinata a ricordare le vittime dell’Olocausto.
La data non è casuale: il 27 gennaio del 1945, infatti, vi fu la liberazione dei sopravvissuti alle atrocità del tristemente noto campo di concentramento di Auschwitz.
Quest’anno, in particolare, a ridosso del Giorno della memoria, ben cinque film sulla Shoah sono in arrivo sui grandi schermi.
Cominciamo la nostra rassegna con Un sacchetto di biglie.
Diretto da Christian Duguay, questo film francese trae ispirazione dall’omonimo libro autobiografico di Joseph Joffo (di cui già esisteva una versione cinematografica, del 1975).
Esso racconta la storia di Joseph e del suo fratellino Maurice che, da bambini, furono costretti ad intraprendere un lungo viaggio per sfuggire alla persecuzione nazista.
Segue la pellicola Gli invisibili, che ha il pregio di voler guardare alla Germania nazista sotto una prospettiva diversa da quella usuale, così infondendo un po’ di speranza e di fiducia nel genere umano, sempre messe in discussione, specie se si ricordano eventi tragici come lo sterminio degli ebrei.
Il film diretto da Claus Räfle, infatti, racconta con delicatezza e profondità le storie di tedeschi che non si piegarono alla folle violenza del regime e portarono avanti una silenziosa resistenza civile.
Anche Pagine nascoste, pellicola italiana diretta da Sabrina Varani, rievoca il tema dei ricordi di chi visse quel periodo buio, ma da un punto di vista decisamente differente.
Il film racconta infatti delle sensazioni contrastanti che si trova a fronteggiare una figlia nel ritrovare alcuni documenti, delle riflessioni e dei cimeli storici del padre, fautore del Fascismo e razzista convinto.
Abbiamo poi L’ora più buia, di Joe Wright, in cui vengono rievocate la terribile decisione affrontata dal celebre Primo Ministro britannico Winston Churchill agli inizi della Seconda Guerra Mondiale: continuare il conflitto o negoziare la pace con la Germania di Hitler.
Con Paradise, vincitore del Leone d’Argento 2016, infine, i punti di vista si moltiplicano.
Infatti, il film di Andrej Konchalovsky segue le vicende di tre protagonisti: Olga, una donna russa punita col campo di concentramento per aver nascosto dei bambini ebrei; Jules, un poliziotto francese che in segreto partecipa al salvataggio di alcune vite; Helmut, un ufficiale delle SS.
La settima arte, insomma, quest’anno ci concede molteplici occasioni per non dimenticare. Vediamo di non perderle!
Lidia Fontanella