I film drammatici, secondo uno studio condotto dallo psicologo Robin Dunbar, i preferiti in assoluto dalle persone.
Il dramma che unisce rendendoci complici.
È scientificamente provato.
Uno studio condotto dallo psicologo Robin Dunbar dell’università di Oxford e pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science, ha dimostrato che le persone amano maggiormente i film tristi, drammatici e senza happy ending proprio perché il dolore, le lacrime versate, i singhiozzi trattenuti, rendono complici le persone che stanno venendo il film insieme.
I film drammatici fanno aumentare la tolleranza al dolore e rafforzano i legami sociali.
A partecipare all’esperimento, circa 160 volontari. Il team di esperti ha richiesto ai partecipanti di vedere un film, prodotto per la televisione, che racconta la storia di un disabile con problemi di alcool e droga e dalla vita molto difficile, oppure di guardare una serie di documentari. Tuttavia la vista del film o del documentario aveva un aspetto un po’ scomodo e negativo: la posizione in cui i soggetti partecipanti dovevano guardare il film. Seduti, per terra, in una posizione scomoda e dolorosa. Questo non per torturarli, ma per testare il grado di sopportazione e sensibilità al dolore dei 160 volontari. Il risultato di questo esperimento è stato molto curioso: solo per coloro i quali avevano deciso di vedere il film, la soglia di sopportazione al dolore si è elevata del 18% rispetto coloro i quali avevano deciso di guardare il documentario. Questo perché la visione del film drammatico ha permesso il rilascio di endorfine, sostanze chimiche che riducono la sensazione del dolore andando ad aumentare il benessere, nel cervello. Inoltre, tutti gli spettatori del film triste si sono sentiti, subito dopo la visione, molto più vicini tra loro, emotivamente ed empaticamente affini.
Dramma mon amour!
Giulia Simeone