Una delegazione del Partito Socialista Europeo si trovava nelle Filippine per promuovere una campagna contro la violazione dei diritti umani e una conferenza stampa tenutasi a Manila avrebbe indispettito il presidente Rodrigo Duterte che ha minacciato di espellere l’intera delegazione.
Il quotidiano locale Philippine Daily Inquirer riferisce che il presidente avrebbe minacciato di bandire anche tutti gli ambasciatori degli Stati dell’Unione europea per presunte interferenze negli affari del suo Paese: “Posso tagliare i canali diplomatici domani. Potreste lasciare il Paese in 24 ore. Tutti voi”.
A scatenare la durissima reazione del presidente Duterte sarebbe stata la visita di una delegazione di eurodeputati dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, tra cui l’italiano Giacomo Filibeck, vicesegretario del PSE. In una nota diramata su Facebook dal Partito Socialista Europeo si legge:
Pochi giorni fa Filibeck ha preso parte ad una conferenza stampa a Manila per denunciare le migliaia di esecuzioni sommarie avvenute nel corso dell’ultimo anno nel contesto della “guerra alla droga”, portata avanti dal governo delle Filippine con il pretesto della lotta al narcotraffico, inoltre, Duterte sembra avere l’obiettivo di ridurre al silenzio anche che si oppone politicamente ai suoi metodi: emblematico è il caso dell’arresto della Senatrice Leila De Lima. Ci auguriamo che le minacce di Duterte contro l’Europa non si traducano in ulteriori iniziative repressive sul piano interno.
Duterte ha poi accusato l’Unione europea di voler cacciare le Filippine dall’Onu, confondendosi forse con l’organizzazione umanitaria Human Rights Watch, secondo cui il paese del sud-est asiatico dovrebbe essere espulso dal Consiglio dei Diritti umani dell’Onu.
L’Unione europea ha commentato l’accaduto attraverso il sito della rappresentanza europea presso le Filippine sottolineando che il gruppo di eurodeputati non erano in missione per conto dell’Ue e che “l’Ue e le Filippine lavorano assieme costruttivamente e produttivamente in stretta partnership in varie contesti e aree, compreso l’Onu”.
Davide Cocconi