Dopo pochi giorni dalla notizia che il sindaco di Torino ha registrato il piccolo Niccolò come figlio di due madri, altra decisione storica a Roma.
Figlia di due padri: decisione rivoluzionaria
Non è servito l’intervento del Tribunale per trascrivere l’atto di nascita di una bambina nata in Canada. Nell’atto è stato scritto che la piccola, nata grazie al metodo della gestazione per altri, sarà figlia di due padri.
A dare la notizia il legale dei due papà che ha dichiarato:
È la prima che viene presa una decisione simile senza l’intervento della corte d’Appello o del Tribunale
In realtà si era verificato un fatto simile nel 2015, tuttavia la decisione è rivoluzionaria. Questo perché, quando una coppia gay vuole vedere riconosciuta la propria genitorialità per un bambino nato all’estero, va fatto ricorso alla Corte d’Appello.
La Corte d’Appello, a febbraio, si era già pronunciata a favore di altri due padri per i loro tre figli. Ed è stata proprio questa sentenza a dare il nulla osta a questa nuova trascrizione. Secondo il legale dei due papà:
Sta insomma emergendo una nuova giurisprudenza, riconosciuta anche dagli ufficiali dei comuni. La loro decisione ha una straordinaria portata.
I precedenti hanno quindi dato il via ad una presa di posizione da parte dei tecnici dirigenti dell’ufficio anagrafe. Questi ultimi, infatti, non aspettano più l’intervento del giudice.
Pareri contrastanti
La bambina di Roma nata in Canada sarà figlia di due padri a tutti gli effetti ma questo ha dato luogo a pareri fortemente contrastanti.
Ad esultare sono le famiglie arcobaleno che, da anni, si battano affinché vengano riconosciuti gli stessi diritti a coppie gay.
Ma le critiche non sono mancate, non solo per via del vuoto normativo, ma anche per ideologie personali. Secondo Matteo Salvini, infatti, in questo modo non sono tutelati i bambini, ma solo l’egoismo di coppie gay:
Prima a Torino un bambino con due mamme ma senza un papà, oggi a Roma un altro bimba figlia di due padri ma senza una mamma. Questo non è futuro, è egoismo. Uteri in affitto e bambini in vendita? No, grazie. Ognuno ha diritto di vivere come meglio crede, ma giù le mani dai bambini
Dello stesso parere il senatore del PD Edoardo Patriarca che cerca di ricordare ai sindaci e ai dirigenti degli uffici anagrafe una cosa importante. La legge italiana, infatti, non permette l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso.
In questo modo sembrerebbe che la legge sia stata aggirata. In effetti l’Italia ha un vuoto normativo che va colmato per evitare che siano i precedenti a creare la norma.
Intanto, un’altra bambina sarà figlia di due padri.
Elena Carletti