Non c’è ancora l’ok definitivo da parte del Governo, ma la Figc ha ultimato le correzioni del caso al protocollo di sicurezza sanitario che regola la ripresa del campionato di calcio. Inoltre, la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha presentato queste ultime al Ministro della Salute Speranza e al Cts.
Ecco cosa prevede il protocollo:
- Se c’è un calciatore positivo: isolamento del giocatore e dei suoi compagni, con due tamponi ciascuno a 24 ore di distanza l’uno dall’altro. Gli allenamenti potranno ricominciare se nessun altro abbia contratto il coronavirus. In caso contrario, il ritiro dell’intera squadra verrà allungato di 14 giorni.
- Tamponi e reagenti: il reperimento di questi ultimi non dovrà pesare sulla collettività. Infatti, è stato ipotizzato l’acquisto di tamponi e reagenti, in laboratori privati, anche fuori regione se dovesse essere necessario.
- Responsabilità dei medici: i medici di ogni club di calcio saranno considerati i principali responsabili delle salute dei calciatori.
- Isolamento di gruppo: dal momento in cui riprenderanno gli allenamenti di squadra, i giocatori e tutto lo staff rimarranno in isolamento per 15 giorni.
Ecco come si svolgerà il ritiro
La prima settimana sarà riservata all’allenamento individuale e alla tecnica individuale e di gruppo, con sedute all’aperto di massimo 7-8 giocatori. L’allenatore e il suo staff tecnico dovranno obbligatoriamente indossare guanti e mascherine e manterranno una distanza di almeno due metri. La seconda settimana sarà dedicata all’inserimento graduale degli esercizi e la partitella. Lo staff non dovrà più indossare mascherine e guanti.
In entrambe le fasi, dovrà essere garantito il distanziamento di almeno due metri tra i calciatori all’interno dello spogliatoio. Nei casi in cui non fosse possibile, ci saranno ingressi scaglionati.
Solo due settimane dopo l’inizio degli allenamenti sarà possibile la ripresa delle partite che si giocheranno a porte chiuse. La Figc dal 18 maggio verificherà il rispetto delle indicazioni contenute nei Protocolli sanitari della Federazione, tramite un pool ispettivo della Procura federale.
MARIO RUGGIERO