Fidget Spinner: perché non avere problemi è diventato il nuovo problema.
Ansia
/àn-sia/
sostantivo femminile
1. Affannosa agitazione interiore provocata da bramosia o da incertezza2. In psichiatria, senso di apprensione simile all’angoscia.
Siete affannosamente agitati, appena svegli al mattino? Bramosi, incerti? Avete problemi psichiatrici; siete apprensivi, angosciati?
Se vi guardate dentro, con tutta l’onestà di cui siete capaci e, all’effettivo, trovate tutte risposte negative a queste domande, la situazione è grave.
Vuol dire che, in fondo, non avete poi chissà quali problemi. E questo significa che sui social non potete avvalervi del vittimismo da vetrina. Come farete?
Stress
/strèss/
sostantivo maschile
1. In fisica, il tensore degli sforzi in un sistema continuo.
2. In medicina, ogni causa (fisica, chimica, psichica, ecc.) capace di esercitare sull’organismo, con la sua azione prolungata, uno stimolo dannoso, provocandone di conseguenza la reazione; com., logorio spesso non avvertito dal soggetto ma ugualmente dannoso
L’università e gli esami; il lavoro, le bollette da pagare, le relazioni sentimentali, la famiglia; i tempi stretti, la morsa nello stomaco, la stanchezza, le poche ore di sonno.
Lo stress è dietro l’angolo per ognuno di noi, in qualsiasi contesto, ed è davvero così difficile riuscire a rasserenarsi, cercare un po’ di quiete in questo mondo sommerso dal consumo.
In più, il malessere di noi giovani Millennials, che non manca di essere espresso quotidianamente sui social – sarà forse un modo per attirare attenzione? – sembra essere sempre quello: l’ansia.
Ma nulla da temere, arriva la soluzione ad ogni problema:
Spegnere tutto. Tutto. Cellulare, computer, televisione; spegnere tutto e andare a fare una lunga passeggiata, da soli o in compagnia.
Perché se credete davvero che il Fidget Spinner, con il suo assolutamente inappropriato costo, possa essere la soluzione al vostro stress, siete non solo vittime delle mode, ma anche di voi stessi.
La moda della nevrosi
Siete invitati a osservare le vostre amicizie sui social e a individuare quante, tra queste, si permettono il narcisismo di mettere in evidenza, tramite post ridondanti o addirittura con le immagini di copertina, la loro ansia.
È snervante, irritante e ridicolo il modo in cui oggi parole come queste siano tanto svalutate e svilite solo perché è facile farlo.
Inoltre è facile dubitare che tante persone siano ansiose e stressate; piuttosto c’è da considerare l’ipotesi – solo un’ipotesi, eh – che siano semplicemente social addicted e che, dove nei social impazza un “attitude”, allora è necessario seguirla.
L’ansia, l’angoscia e lo stress sono disagi psicofisici che condizionano le persone in maniera così predominante che, in certi casi, si è costretti a modificare la propria quotidianità per riabilitarsi.
Siete troppo impegnati a lagnarvi ed essere sempre mainagioia per rendervene conto oppure, secondo voi, è plausibile pensare che tutto questo sia solo un’inflazione del termine?
il Fidget Spinner si propone come gioco antistress e improvvisamente piace a tutti, tutti lo comprano e lo utilizzano. Se ne traggono davvero benefici, non è dato sapere.
Questo circolo vizioso che si auto alimenta nel quale ci siamo dentro anche noi, implica che per una moda social dirompente si adegui anche una certa branca di mercato che ne approfitta per propinare oggetti a tema.
Seguendo così quella lunga tradizione del consumismo per la quale vige la regola secondo cui l’unica soluzione al tuo problema – che per la maggior parte dei casi “eclatanti” neanche esiste -, la devi comprare.
Sei ansioso? Fidget Spinner!
Oppure stressato? Fidget Spinner!
I tuoi selfie non ricevono abbastanza likes? Fidget Spinner e non ci pensi più.
La La L’Ansia, Mainagioia e social problems
Non siete ansiosi. Non soffrite di panico. Non siete depressi.
Chi è ansioso, chi soffre di panico, chi è depresso non lo scrive ogni giorno sui social; probabilmente, ha difficoltà persino a parlarne e ne avrebbe bisogno. Combatte una battaglia che gli condiziona la vita da tempo.
E noi siamo qui a prenderci gioco, a fare dei disagi un hashtag per diventare popolari.
Ritornare a utilizzare le parole con criterio, ecco la soluzione. Non è il giochetto antistress. Quello forse è un palliativo, come lo era la tradizionale pallina di gomma piuma da strizzare fino a farle venire le pieghe.
Ricominciare, soprattutto, ad avere voglia di rispettarsi a vicenda, a dare un senso all’utilizzo dei social che invece ci stanno condizionando eccessivamente. Filtrare l’utilizzo, selezionare, riflettere.
I giocattoli non comprateli, costruiteveli voi, staccando gli occhi dal cellulare.
Lo stress si riduce anche respirando profondamente e chiudendo gli occhi, lo sapete?
Gea Di Bella