Gli anni Sessanta furono gli anni che cambiarono per sempre il mondo: rivoluzioni, emancipazione femminile, libero amore e il mondo si trasformò. Anche la musica subì un grande cambiamento; i giovani iniziarono ad ascoltare musica diversa da quella che ascoltavano i loro genitori. Una rivoluzione che raggiunse la sua massima espressione con il festival di Woodstock.
Dal 15 al 18 agosto 1969, la cittadina di Bethel, nello stato di New York, fu il teatro del più grande raduno musicale di tutti i tempi. La cultura hippie era al suo apice. Parlando del famigerato festival, si utilizza spesso l’espressione “3 days of peace and rock music”, ovvero “tre giorni di pace e musica rock”. L’evento fu un delirio: musica dalla mattina alla sera, consumo di droghe come cannabis e LSD, giovani nudi sul prato, liberi da ogni tipo di pudore, come se avessero raggiunto un’altra dimensione.
Tre giorni di pace, sì, ma Woodstock non era solo questo. A causa della massiccia affluenza di persone, si verificarono anche numerosi disagi. Alcune autostrade dello stato di New York furono bloccate, l’assistenza sanitaria non era molto efficiente, e ciò fu acuito dal caldo, da sempre nemico dell’igiene. Inoltre, durante il festival si verificarono due decessi. Un giovane morì a causa di un’overdose di eroina, mentre un altro partecipante fu investito da un trattore mentre dormiva nel suo sacco a pelo.
Nonostante gli inconvenienti e le tragedie, la musica suonata al festival rimane immortale. Numerosi celebri cantanti e musicisti si esibirono sul palco, dando vita ad una vera e propria rivoluzione musicale, in un’atmosfera di pace, amore e condivisione. Tra gli artisti che suonarono al festival, ricordiamo Joe Cocker, The Who, Joan Baez, Janis Joplin, Jefferson Airplane, Jimi Hendrix e Blood, Sweat & Tears. Fu un evento eccezionale, caratterizzato da quella che è considerata ancora oggi la migliore musica della storia.
Il festival di Woodstock fu uno spartiacque tra la musica di ieri e la musica di oggi. Esso viene ricordato ancora oggi da coloro che vi parteciparono e coloro che invece non ebbero l’opportunità di assistere allo spettacolo. Una grande manifestazione, che diede un pò di speranza in un futuro carico di pace, amore e musica.