Oltre mezzo secolo di storia per i festival musicali, vicende lontane che diventano leggende fino a ciò che rimane oggi. Alle città europee che divengono capoluoghi della nuova avanguardia musicale, anche l’Italia con la suggestione dei luoghi oleografici riesce a dire la sua, Agosto ha il suo itinerario lungo tutta la penisola.
Qualcuno alla concezione di festival musicali abbinerà senza dubbio, in un connubio quasi fisiologico, il ricordo di Woodstock. Mai come oggi ,simil evento, va ricordato a cinquant’anni dal suo svolgersi, l’immagine dalle platee oceaniche che inneggiavano attraverso lo strumento musicale a un capovolgimento delle politiche sociali. Eravamo nel 1969 nella città d’arte dello stato di New York ma ancor prima la storia fu già scritta con il Festival di Monterey, era il 1967 e la California venne invasa da una platea di duecentomila partecipanti al festival pop.
Oggi, lontano dai libri di storia, la musica perde quella fetta di mercato analogica, dischi e prodotti feticcio, verso una migrazione digitale, fugace e fatta di click, ma i festival musicali continuano a risultare quella forza propulsiva del “music entertainment”. Una forza capace di convogliare la “generazione erasmus” alla scoperta di capitali e luoghi d’Europa, da Glastonbury in Inghilterra, allo Sziget Festival di Budapest al Primavera Sound di Barcellona, solo per citare alcuni esempi.
La musica riesca a trovare nuova linfa nei grandi numeri partecipativi, dell’aggregato turistico che ne consegue e riesce a impattare con vetrine che portano lo sperimentalismo dell’evoluzione di generi e nell’affermazione di nuovi protagonisti della scena.
Anche l’Italia, riesce a dire la sua nella storia itinerante dei festival musicali, non soltanto con la plastica e sobria kermesse di festival di musica leggera, come Sanremo o Castrocaro, ma anche con la suggestione di luoghi incastonati nella beatitudine dello stivale, piccole lande, provincie ambiziose o anche grandi città. Macchine organizzative che creano poli aggregativi per migliaia di giovani e non solo, che riescono a tenere il passo della “nuova” musica che avanza. Quindi ecco un interessante itinerario estivo, di una Italia inedita da scoprire e di tanta bella musica da ascoltare, pronti a partire?
1-4 Agosto, VIVA FESTIVAL: Si parte dal sud, in uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della Puglia come la Valle D’Itria. Tre giorni di eventi no-stop, che giocano sull’ambivalenza della cultura e folklore locale da un lato e dall’innovazione e nuova scena avant-pop dall’altra. Tra gli ospiti musicali ci sono Apparat, Jon Hopkins, Napoli Segreta, Ninos du Brasil,Todd Terje. Musica ma anche la scoperta di nuovi linguaggi, incontri e racconti, workshop e discussioni tematiche.
3-4 Agosto, COLOR FESTIVAL, si rimane al sud, stavolta in un lembo di terra della Calabria, a Platania vicino Catanzaro. Già da qualche anno si afferma come uno dei principali poli estivi per la scena indie pop italiana, tra gli altri, quest’anno, Tre Allegri Ragazzi Morti, Franco 126, Murubutu, Massimo Volume, Motta, Myss Keta e non solo. Tanta buona musica, jam, dj set e tanti immancabili colori.
8-10 Agosto, FESTAVALLE si resta al sud, nella rara fascinazione (patrimonio Unesco) della Valle dei Templi di Agrigento. Il festival musicale nasce nel 2017 da un’idea di Fausto Savatteri. Alla location della Valle si aggiunge la vicina spiaggia di San Leone, dove anche quest’anno lo stabilimento Oceanomare ospiterà l’Electro-FestiValle, sezione dedicata all’elettronica e alle arti digitali realizzata in collaborazione con il team di roBOt Festival e completamente gratuita. Tra gli ospiti musicali Nu Guinea, Antoine Boyer,Samuelit, Hot Sugar Band e tanti altri.
8-11 Agosto, YPSIGROCK FESTIVAL, siamo nel cuore della Sicilia, precisamente a Castelbuono, spiagge e quel paradiso di Cefalù nelle vicinanze. Uno dei primissimi festival di nuova generazione e nuova concezione, lontano da quei fantomatici e citati grandi raduni ma più vicino alla dimensione di nicchia e tendenza dei più giovani. Cartellone d’eccellenza che vede quest’anno, tra gli altri, The National, Spiritualized, Fontaines D.C., Let’s Eat Grandma, Whitney, Boy Azooga, Dope Saint Jude, Whispering Sons, Ólöf Arnalds, Pick a Piper.
9-11 Agosto, FRAC, torniamo in Calabria, che a quanto pare diventa terreno fertile per la nuova generazione itinerante di festival musicali. Siamo a Catanzaro, al complesso monumentale del San Giovanni, antico castello di epoca normanna con le spiagge Copanello, La Castella, Capo Rizzuto e vicino Soverato. Variegato nella selezione dei suoi ospiti, come Nu Guinea, Peaking Lights, Lee Fields & The Expressions, Theo Parrish e tanti altri.
15-17 Agosto, Piña Festival, saliamo in Liguria dove il collettivo local Adventures lavora per portare i grandi nomi della musica elettronica. Piña sta per “Pigna”, termine con cui si indica l’antico borgo di Sanremo: un groviglio di carruggi, piazzette e fortificazioni medievali che ricordano appunto le strutture legnose nella zona collinare. Anche qui gioca il connubio tra la suggestione di luoghi storici come l’anfiteatro naturale di piazza San Costanzo, dei prodotti locali con la nuova avanguardia musicale. Suoni da tutto il mondo con Khalab Trio, Paula Tape, Lamusa II, Emmanuelle, DJ Rou & Jimbo, Eternal Love, James Falco, Disco Amor e Reno.
14- 17 Agosto, ARIANO FOLK FESTIVAL, siamo in campania tra le colline di Ariano Irpino, nell’avellinese, suggestione di campagna aperta quasi incontaminata e un festival che oramai, con ventiquattro anni di età, resta una colonna nella dimensione dei live estivi. Non soltanto, ovviamente, lo spazio della musica folk, ma un vero e proprio viaggio per tutto il Mediterraneo. Sonorità dal Maghreb (con il cantante algerino Sofiane Saidi e il mix di funk e chaabi egiziano dei Mazalda), dalla Turchia (con il pop dell’Anatolia dell’icona Gaye Su Akyol, per la prima volta in Italia), la Galizia folk di Mercedes Peón e l’hip hop meticcio dei francesi L’Entourloop. E poi la stella della canzone capoverdiana Neuza, la percussionista argentina Vivi Pozzebon, lo spaghetti western dall’Est dei Aälma Dili, insomma veramente tanto nella verde Irpinia.
19-25 Agosto, DISORDER, restiamo ancora in Campania, stavolta ad Eboli, vicino Salerno. Dove tra siti archeologici di epoca ellenista e romana sorge anche un festival che celebra il “disordine” della cultura indipendente da ben nove anni. Grazie alla realizzazione dei ragazzi di Macrostudio che credono fortemente nella dimensione indipendente nell’ambito della produzione musicale, video ed editoriale. Tra gli artisti della stagione corrente The Winstons, 72-HOURS POST FIGHT, Comaneci, Love Trap, Fluxus, Giovanni Truppi, NoHayBanda, Barberos.
19-25 Agosto, SPONZ FESTIVAL, siamo in Alta Irpinia, nella Campania avellinese per il festival che vede la direzione artistica di Vinicio Capossela. Un festival che vuole risultare una celebrazione della radici di una terra antichissima, ma anche una ritualità pagana di vita e di morte, le attività festive e salvifiche di Sponz Fest saranno nell’antico centro storico e nelle grotte del paese capofila Calitri, oltre che negli altri paesi coinvolti (Cairano, Lacedonia, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Villamaina).Tra gli ospiti quest’anno Morgan, Livio Cori, Daniele Sepe, Young Signorino, Enzo Avitabile e Bottari, Almamegretta, Manolis Papos, Micah P. Hinson. Ma anche tanti ospiti, non musicali, come il sindaco Mimmo Lucano, Chef Rubio, Goffredo Fofi, Neri Marcorè, Elio Germano, etc.
23-25 Agosto, TODAYS FESTIVAL, stavolta siamo lontani dalle incontaminate terre che sposano nel progetto il loro prodotto local, siamo a Torino, una città che cerca l’avanguardia anche attraverso i suoi festival e la sua cultura europea. La location sfrutterà il binomio Spazio211 per i concerti diurni e le mura post industriali dell’Ex Fabbrica Open Incet per l’elettronica notturna (oltre agli appuntamenti gratuiti al Parco Peccei), tra gli artisti dell’edizione 2019 figurano Spiritualized, Ride,Bob Mould e Deerhunter,Dengue Dengue Dengue, Jan Schulte e Interstellar Funk e Cinematic Orchestra, Jarvis Cocker, Hozier e tanti altri.
Claudio Palumbo