Copertura vaccinale insufficiente e aumento di casi in Medio Oriente: l’OMS teme una “ondata catastrofica” di contagi durante la festa di Id Al-Adha

Festa Id Al-Adha

In questi giorni in Medio Oriente i dati sul contagio stanno aumentando sensibilmente. Gli esperti temono una impennata dei casi in seguito alle celebrazioni della festa di Id Al-Adha che si terranno la prossima settimana. L’OMS (l’organizzazione mondiale della sanità) parla di “ondata catastrofica” di contagi a causa della scarsa copertura vaccinale della popolazione se non verranno messe in atto delle misure di sicurezza per evitare la diffusione del virus.

La festa di Id Al-Adha è anche chiamata la “Festa del sacrificio” e si celebra ogni anno il dodicesimo e ultimo mese lunare secondo il calendario islamico. Durante la festa i fedeli ricordano la devozione di Abramo a Dio e si è soliti sacrificare un animale. I musulmani vivono intensamente questo periodo dell’anno, riunendosi e pregando insieme.

Quest’anno i festeggiamenti inizieranno lunedì 19 luglio e andranno avanti per quattro giorni. Il timore degli esperti riguarda il possibile drastico aumento dei contagi che potrebbe verificarsi in seguito alle celebrazioni.



La situazione della pandemia in Medio Oriente non è ottimale. Dopo otto settimane di decrescita, il numero di positivi sale di giorno in giorno in modo drastico in tutti quei paesi in cui la copertura vaccinale è pressoché inesistente come Libia, Iran , Iraq, Tunisia, Libia e Marocco. L’aumento è dovuto soprattutto alla circolazione della variante Delta.

Covid e vaccinazione in Medio Oriente

L’Occidente, intanto, nega i vaccini necessari per mettere in sicurezza questi territori del Medio Oriente. Ahmed Al-Mandhari, direttore regionale dell’OMS per il Mediterraneo dell’Est , si è mostrato molto preoccupato per le imminenti celebrazioni, affermando che il reale problema alla base del drastico aumento di contagi è da riscontrare nella mancata distribuzione dei vaccini ai paesi orientali. L’Africa e il Medio Oriente non hanno ricevuto i vaccini necessari, sono stati isolati e adesso si ritrovano ad affrontare una situazione critica.

A causa della mancata distribuzione dei vaccini da parte della comunità internazionale, oggi i paesi del Medio Oriente si ritrovano ad avere una copertura vaccinale molto bassa. In Tunisia solo il 6% risulta essere vaccinato. L’Iraq sta vivendo una fase di crescita vertiginosa dei contagi mai registrata nei mesi precedenti. In Libia l’aumento dei casi è dovuto alla circolazione delle varianti Alfa, Beta e Delta.  Ad essere vaccinato è solo il 5,6% della popolazione su 6 milioni di abitanti. In Marocco il governo ha emanato lo stato di emergenza fino al 10 agosto.

La situazione non accenna a migliorare e le celebrazioni del Id Al-Adha non fanno ben sperare. La fornitura di vaccini, piuttosto carente, non riesce a coprire tutti gli abitanti. L’unica soluzione è mettere in campo, fin da subito, una campagna vaccinale senza precedenti.

Irene Amenta

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