La solennità della festa di Ognissanti: un’occasione per riscoprire vite straordinarie
La festa di Tutti i Santi, celebrata ogni anno il 1° novembre, è una ricorrenza che offre uno sguardo unico sull’umanità e sulle storie di uomini e donne che la Chiesa ha elevato a modello. Lontane dalle rigide e statiche narrazioni delle vecchie agiografie, le vite dei santi sono trame complesse, intrecciate di sacrifici, gioie, difficoltà e momenti di autentica realizzazione. Il fascino della santità, secondo Papa Francesco, sta proprio nella sua capacità di rendere straordinario l’ordinario, di mostrare come ogni persona possa vivere la fede come una scelta quotidiana, fatta di piccole azioni e grande perseveranza.
L’insegnamento di Papa Francesco: la santità alla portata di tutti
Fin dall’inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha voluto ricordare che la santità non è riservata a pochi eletti. In un discorso del 1° novembre 2013, ha sottolineato che i santi «non sono superuomini, né sono nati perfetti». Erano persone normali, la cui vita è stata trasformata dall’amore di Dio, che hanno vissuto con autenticità e senza ipocrisie, trovando forza nella preghiera e dedicandosi al prossimo. La santità, in questo senso, è un percorso accessibile, una “perfezione normale” che prende forma nelle scelte quotidiane, nella capacità di superare difficoltà e di rispondere al male con il bene.
Questa prospettiva è centrale nell’Esortazione apostolica Gaudete et exsultate, dove il Papa invita i fedeli a seguire un cammino di santità nel mondo contemporaneo. Con parole semplici, invita ciascuno a trovare la propria strada, combinando contemplazione e azione, unendo la preghiera a un impegno concreto e compassionevole verso gli altri.
I tratti distintivi della santità oggi: pazienza, comunità e gioia
In un mondo sempre più frenetico, la santità di oggi richiede qualità come pazienza, mitezza e capacità di sopportazione. Papa Francesco sottolinea anche l’importanza di vivere la fede con gioia e senso dell’umorismo, rendendo la santità accessibile a tutti. Non si tratta di gesti eroici, ma di dedizione silenziosa: si può essere santi nella cura dei figli, nel lavoro quotidiano o persino nelle sofferenze accettate con serenità.
Questi valori sono fondamentali anche per costruire una comunità autentica, basata sulla solidarietà e sul supporto reciproco. La santità, come la intende Papa Francesco, non è una condizione isolata ma si sviluppa all’interno di una rete di relazioni, dove la fede è arricchita dall’incontro e dall’aiuto reciproco.
Nuovi santi: modelli di fede per il nostro tempo
Durante il recente Sinodo sulla sinodalità, il 20 ottobre, Papa Francesco ha proclamato 14 nuovi santi, tra cui figure che rappresentano questo ideale di santità vissuta nella quotidianità. Tra i nuovi santi, ci sono due italiani: Giuseppe Allamano e suor Elena Guerra.
- Giuseppe Allamano (1851-1926) fu il fondatore dell’Istituto dei Missionari e delle Suore Missionarie della Consolata, dedicando la sua vita alla formazione missionaria e alla cura del Santuario della Consolata. Pur non avendo mai vissuto in missione, ha educato generazioni di missionari, contribuendo al dialogo e all’incontro tra culture diverse.
- Suor Elena Guerra (1835-1914) si distinse per la sua devozione allo Spirito Santo e per il suo impegno nell’educazione. Grazie ai suoi scritti, ha lasciato un segno profondo nella vita spirituale della Chiesa, e la sua causa di canonizzazione è stata riaperta dopo un miracolo attribuito alla sua intercessione nel 2010.
Tra i nuovi santi, vi è anche suor Marie-Léonie Paradis (1840-1912), fondatrice delle Piccole Suore della Santa Famiglia, dedite ai servizi di supporto in seminari e collegi. La sua canonizzazione riconosce l’importanza del servizio umile e nascosto, essenziale per il funzionamento di qualsiasi comunità.
I Martiri di Damasco sono un altro esempio toccante di fede: otto frati francescani e tre laici uccisi nel 1860 durante le persecuzioni contro i cristiani in Libano e Siria. La loro canonizzazione rappresenta un messaggio di pace e tolleranza, sottolineando l’importanza del dialogo interreligioso in contesti di sofferenza e conflitto.
La santità della porta accanto: un ideale alla portata di tutti
Papa Francesco, nella sua visione, celebra una santità quotidiana, che si manifesta negli atti più semplici. Parla di una santità della porta accanto, che troviamo nei genitori che crescono i figli con amore, nei lavoratori che portano il pane a casa e negli anziani che affrontano le difficoltà con un sorriso. Questo tipo di santità rappresenta una speranza per tutti, un invito a vivere la fede come un’opportunità di servizio e di amore, accessibile a chiunque voglia percorrere questa strada.
La festa di Ognissanti diventa così un invito a riscoprire il senso autentico della santità, non come ideale distante e irraggiungibile, ma come chiamata quotidiana alla bontà e alla compassione. In un mondo che spesso dimentica questi valori, i santi moderni ci ricordano che la vera grandezza si trova nella capacità di vivere con fede e amore, ogni giorno.