Festa dell’Europa e diritti: “Rights for EU” e Meridiano d’Europa

Oggi è il 9 maggio, e per i cittadini e le cittadine europee è un giorno importante. Il 9 maggio è la Festa dell’Europa e in tutta l’Unione Europea la celebrano molte realtà. In Italia ci sono otto associazioni che da quasi dieci anni scelgono di festeggiare il 9 maggio portando in viaggio studenti e studentesse con il progetto del Meridiano d’Europa.

Festa dell'Europa

Festa dell’Europa a Varsavia: più di 200 studenti e studentesse, oggi, hanno celebrato il 9 maggio in Polonia, accompagnati da giovani animatori e animatrici. Otto associazioni italiane – provenienti da Torino, Novara, Verbania, Sarzana, Firenze, Foligno, Trieste e Udine – ogni anno scelgono di fare la differenza portando in viaggio in un paese europeo centinaia di giovani, per fargli toccare con mano temi di attualità europea.

La Festa dell’Europa e la Dichiarazione Schuman

Ma che cos’è la Festa dell’Europa, e perché si festeggia proprio il 9 maggio? Sul sito dell’Unione Europea la Giornata dell’Europa viene descritta nel seguente modo.

La Giornata dell’Europa, che si svolge ogni anno il 9 maggio, celebra la pace e l’unità in Europa. La data segna l’anniversario della storica dichiarazione in cui l’allora ministro Robert Schuman espose l’idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee. La proposta di Schuman è considerata l’atto di nascita di quella che oggi è l’Unione Europea.

La Dichiarazione Schuman proponeva la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio. Possiamo considerarla, quindi, il primo passo verso la nascita dell’Unione Europea. Robert Schuman, che era il ministro degli Esteri francese, rilasciò la dichiarazione il 9 maggio 1950, e la data del 9 maggio è diventata quella in cui cittadine e cittadini europei festeggiano la nascita dell’UE.

La Dichiarazione Schuman ci ha lasciato in eredità la famosa frase sulla solidarietà europea, che sostiene:

L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto.

Come costruire, anche oggi, quella solidarietà che stava già nello spirito della Dichiarazione Schuman? Sicuramente tramite l’informazione, l’educazione, il formarsi insieme collettivamente.




Il Meridiano d’Europa: un viaggio per approcciarsi all’attualità europea

Ogni 9 maggio, da otto anni, otto associazioni italiane scelgono di festeggiare la Festa dell’Europa viaggiando in Unione Europea con il progetto del Meridiano d’Europa. Decine di animatori e animatrici provenienti da città diverse accompagnano centinaia di giovani delle scuole superiori in un viaggio che non è solo fisico. Prima della partenza, ogni associazione si forma con le persone partecipanti sul tema dell’anno, che quest’anno è lo stato di diritto.

Dopo la formazione sui propri territori, le associazioni si ritrovano per partire verso la meta dell’anno, che quest’anno è Varsavia. Durante il viaggio, studenti e studentesse si confrontano lavorando a gruppi e hanno l’opportunità di incontrare, in plenaria, associazioni e organizzazioni locali. A Varsavia uno degli incontri più interessanti è stato quello con Strajk Kobiet, il movimento per i diritti umani e delle donne che ha organizzato le proteste in Polonia a partire dal 2016.

Un’azione simbolica a Varsavia per la Festa dell’Europa

Oggi, per la Festa dell’Europa, i e le partecipanti hanno creato con i propri corpi un’azione simbolica a Varsavia, di fronte al Palazzo della Cultura e della Scienza. L’intenzione era quella di rendere il tema dello stato di diritto e dell’importanza dei diritti umani pubblicamente visibile: più di 200 persone hanno creato cartelloni, slogan, e soprattutto uno striscione riempito con foto e immagini scelte per rappresentare il mondo desiderato da chi sta dalla parte della democrazia. Tutte rappresentazioni

della nostra memoria condivisa verso un futuro migliore.

La Festa dell’Europa non può diventare solamente una ricorrenza vuota. È responsabilità dei cittadini e delle cittadine animarla e riempirla di contenuti, perché sia ancora attuale e perché sia possibile costruire una vera solidarietà europea.

Riflettere di stato di diritto proprio in Polonia non è un caso. In un luogo dove anche dei giovani manifestanti fanno paura, esprimere pubblicamente le proprie idee e il proprio sostegno alla democrazia non è né scontato, né sicuro, soprattutto per chi vive in Polonia. Proprio per questo l’azione simbolica del Meridiano d’Europa a Varsavia è significativa.

Più di 200 ragazzi e ragazze che, partendo dall’Italia, manifestano per i diritti di tutti e tutte a Varsavia, in Polonia, fanno una piccola rivoluzione nel mondo che hanno intorno.

Debora Dellago

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