Festa del lavoro: lavora!

Oggi si celebra la festa del lavoro e dei lavoratori in Italia e in moltissimi altri Paesi in tutto il mondo, dall’Asia alle Americhe.

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Tutto ebbe inizio nei primi giorni di maggio del 1886 con uno sciopero dei lavoratori a Chicago. Raccolti davanti all’entrata della fabbrica produttrice di macchinari agricoli, gli scioperanti protestavano contro il mancato rispetto dell’orario lavorativo che, secondo una legge promulgata già vent’anni prima a seguito di molteplici battaglie operaie, non doveva superare le otto ore. Durante la protesta venne fatta intervenire la polizia la quale sparò sui manifestanti, uccidendo due persone e ferendone molte altre.
In Europa, la festa del primo maggio venne ufficializzata nel 1889 dai socialisti durante il congresso della Seconda Internazionale che si focalizzò sulla riduzione dell’orario lavorativo e sul miglioramento delle condizioni degli operai.
In Italia, la festa dei lavoratori si tenne per la prima volta il primo maggio del 1891. La festa venne poi abolita con l’ascesa del fascismo che decretò il 21 aprile (in cui si celebrava il Natale di Roma, ossia la fondazione della capitale), come giorno di festa per i lavoratori.
Con la fine della Seconda guerra mondiale il primo maggio ritornò ad essere la festa del lavoro, ma la vera consacrazione di tale celebrazione si ebbe nel 1947. Durante la manifestazione di duemila persone contro il latifondismo a Portella della Ginestra (provincia di Palermo) venne attuato un attacco armato contro i contadini; undici persone, di cui tre erano poco più che ragazzini, morirono e circa una trentina rimasero feriti.
Nell’ultimo secolo le conquiste dei lavoratori sono molteplici, quantomeno se ci si sofferma sui paesi più industrializzati. Eppure, nonostante si siano fatti notevoli passi avanti, sembra risulti davvero difficile rispettare appieno quei diritti fondamentali di chi riempie le fabbriche e non solo.
Qualcuno afferma che è tutta colpa della crisi che ormai da qualche anno affligge la nostra economia e che ha messo in ginocchio un grandissimo numero di lavoratori in Italia e in tutto il mondo.
Ma è davvero solo la crisi ad essere la causa del lavoro sottopagato e dei contratti piuttosto discutibili? Probabilmente no. Qualcuno che riesce sempre ad ottimizzare il proprio profitto c’è sempre; e, poiché la crisi ha ridotto le risorse, qualcuno deve pur rinunciare a qualcosa, e chi meglio può compiere tale sacrificio se non i lavoratori, in fondo lo fanno fin dall’alba dei tempi.
Oggi, primo maggio, si festeggiano i lavoratori, e quale modo migliore di festeggiare il lavoro se non lavorando? Sono migliaia i centri commerciali e supermercati che oggi resteranno aperti tutto il giorno al servizio di chi ha la fortuna di festeggiare davvero. Per non parlare di bar, ristoranti e tante altre attività divenute così indispensabili da non poterne fare mai a meno, nemmeno per un giorno.
Chissà, più che la crisi, forse è l’intero sistema ad essere un problema per i lavoratori. Tutta questa voracità, l’onnipresente concorrenza e la crudele volontà di ottenere anche il più piccolo profitto, anche a costo della vita, non può che condurre a questa moderna schiavitù in cui ci si ritrova ad essere solo un pezzo nella catena di montaggio, facilmente sostituibile con un altro disperato ben felice di farsi spremere pur di assicurare un tetto sulla testa ai propri figli.
Buona festa del lavoro.

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