Ferrero, azienda leader nel settore alimentare dei dolciumi ha in mente un grosso progetto in merito all’acquisto di uno dei dolci confezionati più famosi d’America: i Kit Kat. Queste famose barrette di cioccolato targate Nestlè potrebbero ritornare a brillare in Italia, grazie al contributo dell’azienda italiana.
Fonti americane descrivono la volontà di Ferrero di acquisire anche altri importanti brand americani come Crunch, Butterfinger, Baby Ruth, Sno Caps e Laffy Taffy. Le hai mai sentite queste marche? Probabilmente no, perché in Italia ancora non si trovano, eppure molto probabilmente acquisteranno molta fama anche nel bel Paese.
Ma quanto dovrà sborsare l’azienda italiana per aggiudicarsi Kit Kat e le altre marche? Si parla di 2,5 miliardi di dollari, basti pensare che la produttività di tutti questi dolciumi in America ha un giro d’affari che si aggira intorno al miliardo di dollari (920 milioni per l’esattezza).
Se l’affare dovesse concludersi per il meglio Ferrero diventerebbe così il terzo più grande gruppo negli Stati Uniti nel settore dolciario dopo Hershey e Mars (noti brand americani).
Ferrero non è l’unica interessata a Kit Kat
Ebbene sì, Ferrero, la multinazionale della Nutella, con un fatturato globale che supera i 10 miliardi di dollari e con più di 30 mila dipendenti in oltre 50 paesi del mondo sarebbe pronta ad aggiudicarsi anche questa fetta di mercato del cioccolato americano, un vero passo avanti per il business.
Nonostante ciò la nota azienda italiana si dovrà scontrare con un colosso americano, Hershey, il quale sarebbe intenzionato a comprare con una politica sul costo davvero aggressiva tutti i brand possibili a disposizione, compreso Kit Kat. Alcuni fonti americane vedrebbero proprio Hershey in pole position nonostante abbia appena investito 1,6 miliardi di dollari per comprare Amplify, il produttore di popcorn SkinnyPop.
Nestlé, che ha messo in vendita il brand Kit Kat lo scorso giugno, al fine di convertire la propria produzione in prodotti più salutari, renderà noto il vincitore dell’asta soltanto nei giorni seguenti, per poi perfezionare la vendita entro marzo. Riuscirà Ferrero a conquistare il brand?
Jacopo Pellini