Ferguson e Beckham, un rapporto complicato interrotto per colpa di uno scarpino

Ferguson e Beckham

15 febbraio 2003. Manchester. I Red Devils, allenati da Sir Alex Ferguson, sono appena stati eliminati dalla FA Cup dall’Arsenal (0-2). Il tecnico scozzese è furibondo. Negli spogliatoi se la prende con David Beckham, uno dei giocatori più rappresentativi, accusandolo di scarso impegno. Nella foga del momento, Ferguson calcia uno scarpino che si trova a terra e questo colpisce in faccia Beckham, ferendolo sopra l’occhio sinistro. Per qualche tempo, gli rimarrà una cicatrice. Servono i compagni del numero sette dei Red Devils per impedire a Beckham di aggredire Ferguson.

Stando ai molti testimoni che si trovavano nello spogliatoio del Manchester United, fu un gesto involontario. Ferguson calciò la scarpa per sfogare la rabbia per la sconfitta, senza alcuna intenzione di colpire Beckham. Fatto sta che quell’episodio segnò, per molti anni, la fine del rapporto tra Ferguson e Beckham, e probabilmente anche di quello tra Beckham e il Manchester United.

La nascita di una stella

Terminò, dunque, nel peggiore dei modi un rapporto che era iniziato sotto ben diversi auspici. Beckham, al Manchester United dall’età di sedici anni, venne promosso in prima squadra proprio da Ferguson, tra i primi a credere in lui. Dopo l’esordio tra le fila dei Red Devils nel 1994 e un periodo in prestito, ritornò in pianta stabile in prima squadra nel 1995, a vent’anni. Da quel momento, sotto la guida di Ferguson, Beckham divenne uno dei più forti centrocampisti al mondo.




Celebre per i suoi cross e per le sue punizioni, ereditò la prestigiosa maglia numero sette dei Red Devils da una leggenda quale Cantona. Allo United, tra il 1995 e il 2003, Beckham vinse sei campionati, due FA Cup, due Charity Shield, una Champions League e una Coppa Intercontinentale. Poi, il 15 febbraio 2003, la rottura con Ferguson e il passaggio, in estate, al Real Madrid. La carriera riservò a Beckham altri successi, sia con i Blancos (un campionato e una Supercoppa), che ai Los Angeles Galaxy (due campionati) e al Psg (un campionato), ma l’inglese non riuscì mai a ripetere i successi ottenuti in coppia con Ferguson.

I motivi della rottura

Ma perché il legame tra Ferguson e Beckham si incrinò fino al punto da costringere i due a separare le proprie strade? Fu solo a causa del gesto di rabbia del tecnico scozzese e dello scarpino che colpì Beckham?

In realtà, sembra che già da qualche tempo il rapporto tra i due non fosse più idilliaco. Ferguson mal sopportava il fatto che Beckham, oltre ad essere uno dei più forti giocatori europei, fosse un’icona fuori dal mondo dello sport. Nel 1999, infatti, Beckham aveva sposato la cantante delle Spice Girls Victoria Adams. Da quel momento in avanti, la sua presenza nel mondo del gossip, dei giornali e della pubblicità divenne una costante. In altre parole, secondo Ferguson, per Beckham il calcio non era più la priorità. Per il tecnico scozzese, già dai primi mesi della stagione 2002-2003, l’ultima di Beckham allo United, l’inglese non si impegnava più come prima. Da qui, le tensioni tra i due, sfociate nella famosa lite dopo la gara di FA Cup contro l’Arsenal. Nella sua autobiografia, Ferguson parla così della rottura con Beckham:

“Voleva diventare un grande calciatore e ci è riuscito. Un giorno ha però creduto di essere diventato più grande e più forte di Alex Ferguson. È stato in quel momento che ho deciso la sua cessione. Un allenatore non può mai permettere a un calciatore di governare lo spogliatoio. L’incontro con Victoria lo ha sicuramente condizionato. Beckham è l’unico giocatore che ha scelto deliberatamente di diventare famoso. Ora è un’icona per tutti i bambini del mondo”.

La recente riappacificazione

Tutto è bene quel che finisce bene, però. A quanto pare, dopo dodici anni di incomprensioni, nel 2015 Ferguson e Beckham si sarebbero riappacificati. L’occasione sarebbe stata una partita organizzata per beneficenza tra una selezione di giocatori del Regno Unito, tra cui Beckham, e una di All Star internazionali. Per allenare la propria squadra, Beckham ha pensato al suo mentore Sir Alex Ferguson, che ha accettato, mettendo da parte i vecchi dissapori.

A margine dell’evento, Beckham ha avuto parole di stima per il suo ex allenatore ed è tornato anche sull’episodio dello scarpino, dimostrando, a distanza di anni, di poterci ormai ridere su:

“Ci sono stati tanti motivi per cui lui si è arrabbiato con me, e tanti per cui io ce l’abbia avuta con lui. Ma ho sempre provato molto rispetto per lui. Potremmo ricreare lo stesso incidente dello scarpino. Ma sono sicuro che se Ferguson ci riprovasse altre mille volte, non riuscirebbe a centrarmi neanche una”.

Simone Guandalini

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