Federica Brignone vince a Sochi e conquista il quattordicesimo oro in Coppa del Mondo. Sfiora così i record di Isolde Kostner, ritiratasi nel 2006 dopo quindici successi, e Deborah Compagnoni, giunta a quota sedici nel 1998, a Bormio.
Domenica 2 febbraio 2020 Federica Brignone porta a casa la sua quarta medaglia della stagione, riscattando la brutta caduta del SuperG di Bansko:
Volevo riprendermi ciò che avevo perduto – racconta la campionessa. Per quanto Sochi non si adatti troppo alle mie caratteristiche, velocità bassa e poca pendenza, ho provato ugualmente a spingere.
Valdostana, classe 1990, Federica ha imparato presto a dominare la neve: figlia di Maria Rosa Quario, ex discesista di alto livello, e del maestro Daniele Brignone, la sua specialità è lo slalom gigante, con cui ha esordito nel 2005 e di cui è stata vice-campionessa mondiale a Garmisch-Partenkirchen nel 2011. Dopo due anni di stop per la rimozione di una cisti al malleolo, dal 2013 è di nuovo in pista, ma le migliori soddisfazioni arrivano nel 2017 ad Aspen (USA): in questa occasione, infatti, Federica si aggiudica lo slalom gigante davanti alle compagne Sofia Goggia e Marta Bassino, con cui compone uno storico podio tutto tricolore (l’unico precedente risale allo slalom gigante di Narvik del 1996, protagoniste Deborah Compagnoni, Sabina Panzanini e Isolde Kostner).
Federica Brignone sugli sci punta a divertirsi e non smette mai di mettersi in gioco. Domenica, a Sochi, ha rischiato grosso:
Ho commesso un gravissimo errore a metà del percorso, guardando i tempi mi sono resa conto di aver lasciato per strada oltre mezzo secondo – spiega. Ma l’obiettivo era affrontare ogni curva al 100% ed è stato quello che ha fatto la differenza.
Nonostante l’errore e le difficoltà del tracciato, scivoloso per via di una pioggerella insistente, Federica Brignone vince a Sochi in 1’25”33, seguita da Sofia Goggia (1’25”53) e dalla svizzera Joana Haehlen (1’25”67). Un podio per 2/3 tricolore, in una stagione sciistica costellata di successi al femminile: su 27 podi complessivi, 20 sono delle ragazze.
Chiara Dalmasso