“Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi.”
Da Storie della buonanotte per bambine ribelli
Testa alta, codino al vento e mani sui fianchi: una vera Fearless Girl ha attirato lo sguardo e l’attenzione dei e delle newyorkesi che martedì 7 marzo, davanti alla famosa statua bronzea del toro di Wall Street, ne hanno ammirato un’altra: quella che rappresenta una bambina che sfida il toro con lo sguardo, una bambina che non ha paura, coraggiosa e pronta a tutto.
Una statua-simbolo, soprattutto per lo scorso 8 marzo in cui le donne di tutto il mondo hanno scioperato e manifestato per le strade delle loro città. L’opera è stata realizzata dall’artista Kristen Visbal e la società pubblicitaria McCann ha ottenuto dalla città di New York il permesso di installare la Fearless Girl per una settimana (anche se si parla di un probabile prolungamento del tempo).
L’obiettivo è quello di sensibilizzare aziende e politica nei confronti delle donne e del loro diritto di ricoprire ruoli professionali importanti: nello specifico, il fine preposto consiste nel convincere numerose aziende ad investire di più sul talento, sulla diligenza e sulla passione delle donne in ambito lavorativo.
Meraviglioso, se non fosse per il fatto che ancora si necessita di richieste, di statue, di marce, di manifestazioni, di ribellioni; perché ancora si parla di squilibrio tra uomini e donne in termini di diritti; perché ancora la disparità data dal sesso è una piaga difficile da sanare. E perché educare una bambina, significa fare il possibile affinché insieme alla sua età, cresca anche la sua autostima e la consapevolezza che può e se può, deve fare di tutto per non deludere le sue stesse aspettative: il talento è qualcosa di estremamente prezioso e vitale e lasciarlo ammuffire o sacrificarlo a causa di ingiuste discriminazioni, è una sofferenza che troppe Donne hanno dovuto affrontare.
In ogni bambina freme la donna che sarà… e per essere una donna libera e consapevole, occorre diventare sempre di più responsabili di se stesse, come raccomandava (come raccomanda) Simone de Beauvoir.
E la statua di una agguerrita Fearless Girl, ricorda tutto questo. Una bambina contro un toro? Sì. Con la testa alta, il codino al vento e le mani sui fianchi, rappresentando tutte le bambine, le ragazze, le donne del mondo. Di un mondo che è impossibile anche solo da immaginare senza la loro bellezza e la loro energia.
Deborah Biasco