Favole al telefono: la preziosa raccolta di Gianni Rodari

Favole al telefono, l'autore

 In questi giorni di quarantena da Coronavirus c’è chi si attiva per stare più accanto ai suoi connazionali. Alcune associazioni hanno deciso di leggere “Favole al telefono”.

Si tratta dell’intramontabile raccolta per bambini che ancora oggi risulta attuale per via del suo protagonista.

Prima di parlare dell’opera, ripassiamo qualche dato sul suo autore.

Gianni Rodari nasce il 23 Ottobre 1920 ad Omegna. Qui, Rodari frequenta la scuola fino alla quarta elementare; quando, all’età di 10 anni, rimane orfano di padre, la madre decide di ritornare nel varesotto e per la precisione a Gavirate, il suo paese natale. A Gavirate, Gianni si iscrive al seminario per frequentare il ginnasio, ma completerà quest’ultimo a Varese per poi iscriversi al magistrale. Nel Febbraio del 1937 decise di ritirarsi per poi affrontare l’esame da esterno e completare gli studi un anno prima del previsto. Gianni Rodari era molto appassionato di musica e prese per tre anni lezioni di violino. Un’altra sua grande passione era la lettura, specie di opere filosofiche di autori di grande rilievo quali ad esempio Nietzsche e Schopenhauer.

Favole al telefono

Fra le opere più importanti di Rodari ci sono Filastrocche in cielo e in terra, C’era due volte il Barone Lamberti e Favole al telefono.

Favole al telefono è una raccolta di 155 componimenti brevi. Il protagonista è il ragioner Bianchi, un pendolare costretto a stare fuori casa per tutta la settimana. Proprio questo è ciò che rende l’opera attuale: il ragionier Bianchi potrebbe essere chiunque, ma con una differenza: oggi il ragioniere userebbe il cellulare per chiamare la  figlia. Solo la domenica sera il ragionier Bianchi riesce a stare a casa con la moglie e la figlia. Quest’ultima non riesce a dormire senza la favola della buonanotte e, quando la madre non sa più che storia raccontarle, se ne fa carico il papà: ogni sera, alle nove in punto, chiama la figlia e le racconta una storia – rigorosamente breve dal momento che paga la telefonata. Si dice che le sue storie siano talmente belle che le centraliniste bloccano il loro lavoro per ascoltarle.

Alcune di queste favole sono: ” Il palazzo di gelato”, “Il palazzo da rompere”, “Alice cascherina”, “Brif, Bruf, Braf”, “Il topo dei fumetti” e “Il paese con l’esse davanti”.

La raccolta mostra chiaramente la grande inventiva dell’autore. Favole al telefono  è entrata in tutte le scuole e in tutte le case del mondo.

Federica Perticone

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