Tutto è partito dal servizio andato in onda il 22 ottobre alla trasmissione Le Iene. In quel servizio molte attrici denunciavano un regista italiano che le avrebbe molestate. Dopo la messa in onda sui social network inizia a girare la voce che il presunto regista fosse Fausto Brizzi. Le voci sono arrivate fino ai giornali. Tramite il suo avvocato Antonio Marino il regista ha inviato una lettera a Dagospia smentendo le voci della propria crisi con la moglie perché coinvolto in questa storia. Dopo lo scandalo scoppiato nel cinema in americano Le Iene hanno preso spunto per indagare sul cinema italiano. Molte attrici hanno raccontato di aver subito violenze. Alcune di queste avrebbero raccontato che il loro carnefice sia proprio il regista Fausto Brizzi ipotizzando una denuncia alle autorità competenti. Il problema è che il reato di violenza sessuale può essere preso in considerazione solo se la vittima denuncia entro i sei mesi dall’avvenuto reato, a meno che la vittima non sia minorenne. I scenari che si vanno ad aprire sono molteplici, tutto questo potrebbe anche coinvolgere l’uscita del film di Natale Poveri ma ricchissimi.
Il regista Fausto Brizzi smentisce ogni tipo di accusa e dichiara che «Ho appreso con grande sconcerto dagli articoli apparsi sulle pagine di alcuni quotidiani dell’esistenza di ipotetiche segnalazioni di molestie fatte da persone di cui non viene precisata l’identità. Posso solo affermare, con serenità e sin da ora, che mai e poi mai nella mia vita ho avuto rapporti non consenzienti o condivisi. In via precauzionale, e per evitare strumentalizzazioni, ho sospeso tutte le mie attività lavorative ed imprenditoriali. Chiedo a tutti il massimo rispetto della privacy della mia famiglia e, in particolare, di mia moglie».
Claudio D’Adamo