Fatturazione elettronica: i benzinai faranno da apripista

Fatturazione elettronica

Fonte: news.leonardo.it

Quando si parla di benzina, generalmente non si tratta mai di buone notizie. Infatti, non soltanto il costo del carburante sta crescendo vertiginosamente (siamo arrivati a 1.606 al litro, cifra che non si leggeva dal 2015), ma tra non molto bisognerà anche dire addio al supporto cartaceo delle schede carburante, il documento che attesta i rifornimenti effettuati presso i distributori stradali, in modo da poterne detrarre l’IVA e sottrarne il costo dal reddito di imprese e professionisti. Tuttavia, la scheda carburante verrà abolita, a favore di pagamenti effettuati esclusivamente con mezzi tracciabili.

Fonte: mymagazine.news

Questa novità è legata alla legge di bilancio 2018, la quale introduce l’obbligo di fatturazione elettronica generalizzato, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2019, tranne che per le cessioni di carburante, per le quali la norma è anticipata al 1° luglio 2018. L’Agenzia delle Entrate, si è inoltre premunita di precisare che l’obbligo riguarderà solo i “soggetti passivi IVA”, ovvero imprese e professionisti ed escluderà dunque i privati.

Proprio in virtù del costo della benzina (in Italia è tra i più alti del mondo), si tende a sopravvalutare i guadagni del benzinaio. In realtà, i gestori sono semplicemente nelle mani delle compagnie petrolifere e così come vale per le ditte, non hanno vita facile: pagano il carburante al fornitore e sono costretti a subire tutte le politiche commerciali e di prezzo che vengono definite altrove, per ottenere infine un misero guadagno per ogni litro erogato. Dunque, i benzinai sono soltanto l’ultimo anello di una catena che è invece produttrice di ricchezza, e trovano assurdo che debbano essere loro a fare da cavia per la fatturazione elettronica, provvedimento che dovrebbe contrastare un’illegalità di cui loro non sono artefici.




Oltretutto, per mettere in pratica la normativa, i benzinai dovrebbero essere già in possesso degli strumenti tecnologici essenziali per rendere praticabile la fatturazione in formato digitale, sennonché oltre a essere convinti che questo sistema comporterà inevitabilmente una sostanziale confusione, sono totalmente sprovvisti sia delle competenze, sia dei dispositivi necessari. Per questo, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, hanno proclamato uno sciopero nazionale il 26 giugno, attraverso il quale i benzinai non chiedono privilegi, ma semplicemente che la loro categoria sia trattata come le altre.

Roberta Rosaci

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