“Il fascismo non l’ho creato io. L’ho tratto dall’inconscio degli italiani.”
Benito Mussolini
Partendo dalle parole del DVX – rilasciate poche settimane prima della morte – possiamo forse, meglio considerare l’escalation dell’estremismo nero negli ultimi mesi.
Il nero è tornato di moda. Dalle camicie si è passati a felpe e giubbotti ma il risultato non cambia. La mentalità fascista è viva. E chiunque riesca – con modi e frasi da capetto – a trarla fuori dall’inconscio italico, può essere nuovamente protagonista di ciò che Giambattista Vico prima e Benedetto Croce poi definirono “corsi e ricorsi” della storia.
I candidati non mancano. Beceri politici che per soddisfare la loro sete di potere agitano il vaso di Pandora dei problemi, reali e complessi, come se fosse una bottiglia di Mumm con cui festeggiare la vittoria di un Gran Premio.
Risposte semplici a problemi complessi.
Se è vero che il mondo è malato, l’economia è malata, l’ambiente è malato e cosi via, è altrettanto vero che di fronte alla malattia ci sono due scelte.
Usare la mente per aiutare il corpo nella guarigione oppure usare la mente per aggiungere malattie permanenti, aberranti e sanguinarie. Contrapponendo alla luce della ragione un sonoro “ME NE FREGO!”
Se un errore abbiamo commesso, negli ultimi 70 anni, è stato quello di sopravvalutare la memoria e sottovalutare il ricordo.
Per quanto siano sinonimi, queste parole hanno un’etimologia diversa. Memoria è legato al tenere a mente, ri-cor-do invece significa richiamare al cuore.
La narrazione della memoria è diversa dall’empatia con il vissuto, il ricordato. E l’empatia con i fatti non potrà mai combaciare con la bonaria simpatia con la quale ancora oggi sentiamo parlare del ventennio fascista.
Fascismo: Responsabilità politiche, morali e storiche. Di ieri e di oggi.
E’ necessario, come ribadito dal presidente Mattarella, affermare la verità dei fatti contro l’ignoranza dell’apologia.
“Sorprende sentir dire, ancora oggi, da qualche parte, che il fascismo ebbe alcuni meriti ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra.
[…] “Non si può dimenticare né nascondere quanto accadde, con la nostra storia dobbiamo fare i conti.” […]
[…] Verso gli ebrei l’Italia è colpevole. Anche contro gitani, omosessuali, testimoni di Geova, disabili. Con le leggi razziali, fu commesso nei loro confronti un crimine turpe. E sebbene la vergogna ricada sul fascismo, tutti noi abbiamo il dovere di riconoscere quanto di terribile e disumano fu fatto allora.” […]
Sergio Mattarella 25/01/2018 – Discorso “Giorno della Memoria”
Bene. Adesso i politici avranno capito il peso e gli istinti peggiori che possono sentirsi legittimati dalle loro parole. Giusto?
Leggiamo cosa ne pensa in proposito un famoso storico social contemporaneo.
“Che durante il periodo del fascismo si siano fatte tante cose e si sia introdotto ad esempio il sistema delle pensioni è una evidenza.”
Matteo Salvini – Radio Capital – 26/01/2018
Ahinoi! Direi proprio che non ci siamo.
“[…] Ma dico, se neanche di Mussolini si può parlar male, ma che deve fare uno perché si possa parlarne male?
Dice “Ha fatto delle cose buone”, certamente: anche Hitler o Stalin, un ponte, una strada l’avranno fatta! Anche il Mostro di Firenze l’avrà detto “Buongiorno” a qualcuno qualche volta […].
Sarebbe come se io invitassi un elettricista a casa. Dico: “Scusi, mi rifà l’impianto?”. “Prego”.
Quello mi rifà l’impianto, fatto bene, nel frattempo mi tromba la moglie, mi sventra la figlia, mi violenta la cognata, mi stupra il nonno. Dico: “Oh, ma questo è matto!”. “No, però ha fatto delle cose buone: guarda che impianto.”
Roberto Benigni
(Faccia)libro e “meme” scorretto. Fascista perfetto.
Il web, da possibile Prometeo della libera e democratica conoscenza, è diventato strumento di proselitarismo apologetico per squadristi, razzisti e revisionisti.
Mi pare necessario quindi sottolineare una minima esemplificativa parte di bufale, a cui alcuni politici in primis danno risalto.
LUI CI HA DATO LE PENSIONI.
Le pensioni sociali, così come le conosciamo oggi, sono state introdotte nel 1969. La Cassa Nazionale di Previdenza per l’invalidità e la vecchiaia – antenata dell’Inps – nacque nel 1898.
A quanto pare Salvini ha qualche problemino con le date. Sarà perché è un mancato concorrente de L’Eredità? Oppure è solo in cattiva fede?
LUI AMAVA DAVVERO IL POPOLO E LA NAZIONE.
“Mi serve qualche migliaio di morti per sedermi al tavolo delle trattative.”
Benito Mussolini – 26 Maggio 1940
NON HA MAI RUBATO.
L’americana Sinclair Oil pagò tangenti a membri del governo, e ad Arnaldo Mussolini (fratello di LUI) in cambio del contratto in esclusiva per la ricerca del petrolio sul suolo italiano.
Matteotti denunciò il fatto, pagando con la vita il 10 giugno 1924.
La corruzione, le miracolose carriere, i veloci arricchimenti sono stati raccontati in questa puntata di Rai Storia.
“Quando c’era lui i treni partivano in orario, quando c’era lui ci deportavano in orario, quando c’era lui non c’eravamo noi – che se c’eravamo noi saremo stati impallinati.
(Caparezza) – Il Secondo Secondo Me
Daniele Fiorenza