Chi pensa che i massimi esponenti della contraffazione siano gli oggetti d’abbigliamento o i CD, si sbaglia. C’è un settore ancora più coinvolto, ovvero quello medicinale. Infatti, pare che il 50% dei farmaci in vendita sul web sia contraffatto, causando una perdita di 32 miliardi di euro ogni anno all’industria farmaceutica mondiale.
Dal punto di vista economico la contraffazione di qualsiasi genere di prodotto è sicuramente una piaga da combattere. Solo in Italia ad esempio, il mercato del falso vale 6,9 miliardi di euro, compromettendo un incremento della produzione interna di 18,6 miliardi, oltre al fatto che sottrae 100 mila occupati e 1,7 miliardi di euro di gettito fiscale. Insomma, gli oggetti contraffatti costeranno pur di meno, ma all’Italia, invece, costano parecchio.
Il fenomeno in questione però è ancor più grave, in quanto di mezzo c’è la salute pubblica. I dati presentati dal Pharmaceutical Security Institute rivela che il 32% dei farmaci contraffatti non contiene principi attivi, il 20% non ne contiene in quantità corrette, il 21,4% è realizzato con ingredienti sbagliati e l’8,5% contiene altissimi livelli di contaminanti e impurità. L’ultima categoria in particolare è la più pericolosa: in alcuni medicinali sono state addirittura trovate tracce di gesso, polveri di cemento, veleno per topi e vernici stradali. Sostanze che rischiano davvero di causare dei danni rilevanti nelle persone che ne fanno uso.
In Italia la maggior parte dei farmaci acquistati su Internet sono soprattutto quelli contro la disfunzione erettile e integratori di vario tipo, da quelli per dimagrire a quelli per la crescita muscolare, mentre nei paesi più poveri, purtroppo, si usufruisce dei medicinali illeciti per curare anche gravi malattie come la malaria, per mezzo di farmaci che in realtà, nel migliore dei casi non hanno alcun effetto, e nel peggiore, rischiano di avvelenare i pazienti.
Un farmaco contraffatto si può riconoscere da alcuni dettagli, a partire da nomi di medicinali famosi ‘storpiati’, la difformità nelle dimensioni del medicinale, le sbavature di inchiostro e le scatole con colori sbiaditi. Tuttavia, per rimanere lontani da questi prodotti è sufficiente acquistare i medicinali nei canali autorizzati, nelle farmacie e parafarmacie.
E’ un fenomeno che ha dimensione mondiale ed è notevolmente in aumento, e perciò risultano indispensabili le iniziative di sensibilizzazione sui rischi legati a questi farmaci e le azioni di contrasto e controllo: la salute dei cittadini in primis, non è cosa da poco.
Roberta Rosaci