Fanano, i turisti danno una lezione d’accoglienza

Fonte: www.comune.fanano.mo.it

Un vero e proprio ciclone ha investito Fanano e il turismo della città: la pietra della discordia è se accogliere o meno dieci richiedenti asilo politico. Il comune della cintura del Cimone sino ad ora non ha accolto nessun profugo ma non è più una situazione tollerabile, come ha tenuto a precisare il prefetto Maria Patrizia Paba, visto che nella provincia non possono essere più presenti aree a quota zero.

I richiedenti asilo verrebbero accolti in due appartamenti messi a disposizione da una cooperativa e da un privato. I commercianti si sono opposti fortemente in quanto preoccupati dalle ripercussioni negative che ciò causerebbe al turismo: l’arrivo avverrebbe in concomitanza alla stagione estiva, la più importante per le loro attività.




Il sindaco, Stefano Muzzarelli, negli scorsi giorni è voluto intervenire sulla vicenda per chiarire alcuni equivoci, dichiarando che: “Voglio precisare che sono stato correttamente informato sia dal privato sia dalla cooperativa dell’arrivo dei profughi. Può essere legittima la preoccupazione per come gli enti superiori stanno gestendo l’accoglienza, ma prima di parlare bisogna sapere come stanno le cose”. “È il privato – ha aggiunto il primo cittadino – che mette a disposizione i locali, non il Comune, che non può opporsi e non si è opposto. Non mi sembra proprio, peraltro, che i turisti non vadano più nei paesi dove ci sono i profughi, a cominciare da Sestola: vediamo di non ingigantire le cose”.

La situazione, col passare dei giorni, è diventata paradossale: infatti numerosi turisti o visitatori affezionati alla città di quasi 3000 abitanti, hanno condannato senza mezzi termini la comunità che si è opposta all’arrivo dei dieci richiedenti asilo politico tanto da minacciare la cancellazione di alcune prenotazioni. Il prefetto allora, per trovare una soluzione utile a tutti, ha organizzato un’assemblea per favorire l’incontro tra le parti coinvolte ovvero l’Amministrazione comunale, i commercianti e tutti i soggetti che non condividono l’arrivo dei profughi: da questi colloqui non è giunta, ancora, nessuna notizia ufficiale ma se non dovesse essere raggiunto un accordo, quasi sicuramente la questione verrà riaffrontata nelle prime settimane di settembre, fomentando ancora di più il dibattito.

Dorotea Di Grazia

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