I falsi miti sulla preparazione atletica del calciatore

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I risultati di una stagione spesso e volentieri dipendono dalla preparazione estiva, meglio si fa migliore sarà il rendimento in campo

Come ben sapete, cari amici sportivi, in generale  lo sport richiede un impegno costante ed allenamenti specifici per valorizzare le capacità del proprio fisico, riducendo al minimo la possibilità di infortunarsi.

La preparazione è una chiave fondamentale per affrontare un’annata di calcio che a livello dilettantistico, in media, è composta da poco meno di 40 partite, spalmate in circa 8 mesi, da settembre ad aprile, includendo la pausa invernale dove ci si allena a tavola durante le feste.

Chiariamo sin da subito che il calciatore non è un maratoneta!

Le componenti atletiche che vanno allenate sono la resistenza, la potenza, la velocità, la reattività e la resistenza elastica; Questi 5 fattori sono strettamente collegati fra di loro perchè uno è l’evoluzione di un’altro facendo diventare l’insieme un gesto tecnico.

Uno dei miti ancora persistenti fra gli allenatori è quella di abbinare all’aumento della resistenza una percorrenza di una lunga distanza per un periodo di tempo superiore hai 30 minuti. Primo errore.

Il secondo è quello di andare a fare la distanza sulle strade di paese, la superficie stradale e quella in erba hanno un coefficiente di assorbimento dell’impatto completamente diversi, di fatto risulta più allenante correre su un manto erboso perchè farlo sull’asfalto serve presso che a nulla; la rigidità della strada pone più carico alle articolazioni ed ai muscoli interessati nella corsa. Le sollecitazioni subite possono aumentare il rischio di infortunio oltre che a creare vibrazioni muscolari tutt’altro che positive per un allenamento corretto.Preparazione calcio

Un altro mito da sfatare è l’utilità del “su e giù” dai gradoni, ok può esserlo, ma solo se l’esercizio è strutturato e pensato in base al livello dei calciatori che si allenano. L’esercizio se svolto “alla carlona” può indurre gli atleti a sovraccaricare l’articolazione del ginocchio e a far lavorare troppo intensamente i muscoli della coscia (guarda anche – Le lesioni muscolari più frequenti del calciatore moderno – ), inoltre inducono a fastidiosi mal di schiena, non proprio facili da smaltire.

Ora diciamo cosa occorre fare per allenare correttamente ed in modo costruttivo l’atleta :

-Per aumentare la capacità polmonare e migliorare il sistema cardiovascolare basta una corsa a cambio di ritmo con una durata di massimo 30 minuti (mezz’ora è già tanto).

-Sono utili le ripetute sui 300, 200, 100 e 50 metri, queste distanze aumentano l’intensità ed in pratica sono le distanze massime che si fanno durante la partita, ad esempio un contropiede, nell’attuazione del pressing o in un recupero difensivo.

-I balzi aumentano la resistenza elastica citata prima; servono a potenziare i muscoli e ad abituare il muscolo alle contrazioni susseguite, prevenendo i crampi.

-E’ risaputo che per correre non si usano solo le gambe ma anche gli arti superiori ed il tronco, di conseguenza la tonificazione di tutto il corpo aiuta molto, per far si che l’esplosività del calcio, la rapidità nella coordinazione e lo slancio nello scatto da fermo aumentino.

Destate dalle estenuanti maratone individuali pre-preparazione, è tutta fatica inutile!

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