Da qualche giorno fa il giro di Facebook una delle tante false notizie in circolazione. Si parla di un centro di accoglienza di Pozzallo dove gli ospiti avrebbero giocato con arco e frecce ai danni di un povero cane, raffigurato in una foto (che qui è proposta in versione non integrale). Diverse pagine hanno diffuso la foto, precisando di averla ricevuta da un anonimo fans. Naturalmente sono fioccate le reazioni indignate, i commenti e, soprattutto, le condivisioni. Quella postata dalla pagina Minions ne conta addirittura 28.269. Ciò significa che 28.269 persone hanno riproposto sulla propria bacheca la foto e la relativa falsa notizia. Sempre la stessa pagina ha poi condiviso anche un articolo che, svelando come si sono svolti realmente i fatti, smentisce la notizia. Tuttavia, non ha eliminato la foto originale, che quindi continua a circolare indisturbata con il suo carico di commenti razzisti.
La storia vera del cane
Il cane è stato effettivamente trafitto nel dicembre 2016, ma in Cina con l’obiettivo di venderlo sul mercato della carne di cane. L’animalista Qiao Wei ha assistito alla vicenda e ha sottratto il cane al suo destino, allertando i volontari del Qimin Small Animal Protection che sono intervenuti prontamente. Il cane è stato poi salvato da un’equipe di veterinari. In Cina il commercio della carne di cane è legale e non è così infrequente che la cattura avvenga proprio con una balestra. Tuttavia negli ultimi anni la sensibilità dei cinesi sta cambiando e la presenza di associazioni animaliste come quella citata ne è la prova. La speranza è che sempre più persone vengano sensibilizzate così da porre fine al consumo di carne di cane in Cina. Questa, però, è un’altra storia.
La piaga delle fake news
La speranza che in Italia le persone smettano di cadere con tutte le scarpe nelle trappole neanche troppo insidiose delle fake news sembra invece vana. Si moltiplicano le pagine di pseudo informazione che diffondono tutto ciò che avvertono come alternativo o contro il sistema, senza preoccuparsi di verificare le fonti. Anche perché spesso non ci sono fonti. Nella maggior parte dei casi sono foto con didascalie generiche, come nel caso del cane, oppure di foto con le parole inserite direttamente. In quest’ultima categoria rientrano, per esempio, le improbabili frasi attribuite a Laura Boldrini. Vi sono anche veri e propri siti che confezionano articoli con il solo scopo di diffondere notizie false. Naturalmente l’argomento preferito sono i soliti clandestini. Nel 2015 L’Espresso raccontò di un giovante studente che dal suo blog diffondeva notizie sui migranti che, nonostante fossero palesemente false, diventavano immancabilmente virali, facendogli guadagnare molti soldi.
(Il blog) É nato per dare realmente voce a fatti che sono trascurati dai giornali; ma purtroppo queste cose non sono seguite, ricevono pochissime visualizzazioni, […] e allora mi son chiesto: “Quali fatti potrebbero coinvolgere più gente?”. Osservando dal TG le gesta di un noto uomo politico, con i suoi famosi discorsi populistici contro i migranti, ho notato subito la notevole attenzione che catturavano le sue parole d’ordine. E allora mi è venuto in mente di creare un sito con discorsi e una retorica. Se può farlo un Onorevole, perché non può farlo un ragazzo disoccupato?
Michela Alfano
Più una notizia è falsa.
Più gira:((