Falsa laurea per Marco Valli, non solo portavoce del Movimento 5 stelle a Bruxelles ma anche eurodeputato.
Falsa laurea e falso curriculum
La falsa laurea risplendeva in bella vista nel curriculum vitae di Marco Valli. Quest’ultimo risultava laureato in Economia Aziendale alla prestigiosa Università di Milano Bocconi.
Certo è che la laurea in Economia gli sarebbe davvero servita vista la sua posizione. Marco Valli, infatti, è membro di ben due commissioni europarlamentari con competenze economiche. Tra queste la Econ e la Cont. La Econ è la commissione per i problemi economici e monetari mentre la Cont la commissione per il controllo del bilancio.
Anche se un altro membro del M5S, la deputata Maria Pallini, considera il valore legale della laurea pressoché nullo, fatto è che il curriculum è sparito.
Autosospensione
A seguito della scoperta della falsa laurea di Marco Valli, lo stesso si è autosospeso. In un post su Facebook, infatti, l’europarlamentare ha scritto:
In merito alle notizie sul mio curriculum pubblicate sulla stampa, desidero scusarmi prima di tutto con il MoVimento 5 Stelle, coi cittadini, gli attivisti e i miei colleghi al Parlamento europeo per l’errore commesso e me ne assumo le responsabilità. Ho comunicato ai probiviri la mia autosospensione dal MoVimento e attendo le loro decisioni a riguardo
Il web si divide sulla falsa laurea
E come per ogni cosa, anche in questo caso il web si divide. I sostenitori più accaniti del Movimento, infatti, dimostrano totale solidarietà con messaggi del tipo:
perché quello che conta è essere laureati all’università della vita
siccome conta il merito è bene che soggetti con le tue capacità rimangano dove sono
Ma c’è anche chi accusa dimostrando rabbia e sdegno invitando Valli alla restituzione dei soldi presi fino ad oggi.
Infine non potevano mancare i complottisti, sempre attenti a ogni movimento “strano”:
È singolare che si siano interessati a te sei mesi prima delle europee
Ora, è anche vero che l’esperienza si fa sul campo e, alle volte, una laurea non conta. Ma c’è davvero bisogno di falsificare un curriculum per dimostrare il proprio valore?
Elena Carletti