Nelle scuole in Finlandia si impara come difendersi dalle fake news

Fake news

Il governo finlandese ha capito la pericolosità delle fake news, che, grazie a internet, circolano liberamente e a tassi crescenti. Per questa ragione nel paese scandinavo sono in atto programmi di alfabetizzazione mediale rivolti a tutte le fasce di età.

Il giornalismo è cambiato

Nell’era digitale del web 2.0, il mondo delle notizie si sta muovendo verso importanti cambiamenti: nessuno è solo più semplice fruitore di notizie o aggiornamenti, ma ogni individuo partecipa attivamente alla produzione delle notizie che legge creando un sistema informativo sempre più complesso. Non esistono più fonti affidabili, o la cui autorità non può essere messa in discussione. In questa rete sempre più ramificata, le informazioni si moltiplicano e notizie affidabili si intrecciano alle temute fake news. 

Vi sono due tipi di fake news, quelle connesse alla misinformation e quelle della disinformation. Si parla di misinformazione quando viene diffusa una notizia parzialmente o completamente scorretta, senza l’intento di ingannare o fuorviare i lettori. Quando invece si diffonde volontariamente una notizia fake si parla allora di disinformazione. Sia la disinformazione che la misinformazione sono pericolose per i lettori, ma la disinformazione nasce con un’intenzione distruttiva.

In una realtà informativa tanto complessa è importante avere gli strumenti per interpretare le notizie e difendersi dalle fake news.

La Finlandia: avanguardia contro le fake news

La Finlandia è il primo paese al mondo a proporre un’educazione alle Fake News. Nel paese scandinavo, ancor prima della diffusione di internet, c’erano, nelle scuole programmi per educare i più giovani ai media tradizionali come la radio o i quotidiani. Oggi le notizie circolano su internet e fin dai primi anni 2000 il ministero dell’Educazione di Helsinki ha promosso lezioni di media literacy e cybersecurity per tutelare gli utenti dalle fake news. Grazie a queste iniziative la fiducia nel giornalismo finlandese è altissima, secondo un report di Reuters è del 70%, mentre in Italia è solo del 35%.




Il paese scandinavo si è classificato al primo posto su 41 paesi europei per la resistenza contro la disinformazione per la quinta volta consecutiva in un sondaggio pubblicato a ottobre dall’Open Society Institute di Sofia, in Bulgaria.

I corsi promossi contro le fake news

La lotta alle fake news in Finlandia inizia già dai primissimi anni di scuola, infatti ormai bambini sempre di età inferiore si avvicinano a internet ed entrano in contatto con una realtà che, senza strumenti di difesa e protezione, può essere molto pericolosa. Raccontando esempi come fossero fiabe o affrontando casi come i detective, i bambini si avvicinano al Web 2.0 con un’attenzione maggiore grazie a questo programma di alfabetizzazione mediatica che ha inizio già dalla scuola materna. Il programma di sensibilizzazione continua anche nelle fasce anagrafiche successive, con i corsi di lezioni di media literacy e cybersecurity.

In questo periodo storico, dopo i casi della pandemia in cui leggere fake news era all’ordine del giorno e durante i conflitti tra Russia e Ucraina avere gli strumenti per orientarsi nella complessa rete di notizie è fondamentale. La direzione intrapresa dalla Finlandia è esemplare e ci auguriamo che possa essere d’ispirazione anche per i governi che, per ora, non hanno mostrato interesse nell’educazione mediale.

Ludovica Amico

 

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