Facebook toglie la censura a un famoso album dei Led Zeppelin

Facebook toglie la censura a un famoso album dei Led Zeppelin

 

– Un passo indietro

Due mesi fa Steve Kitkars, tramite la sua pagina Facebook “L’Arrotino“, in cui tratta di musica,  condivideva la fantastica canzone dei Led Zeppelin “The Rain Song” incisa nell’album “Houses of the Holy”.

Tuttavia Facebook censura il contenuto e blocca l’utente per tre giorni. Il motivo è sotto gli occhi di tutti: la copertina della canzone, perchè viola le norme del sito, nello specifico per la presenza di nudità. Il messaggio dello staff di Facebook recita a chiare lettere:

Questo post viola i nostri Standard in termini di nudo o atti sessuali

 

– Un’immagine scandalosa?

L’immagine di copertina dell’album “Houses of the Holy” (1973) è stata realizzata in collaborazione con lo studio fotografico Hipgnosis, famosissimo per altre splendide copertine che hanno segnato la storia della musica (basti ricordare le copertine degli album dei Pink Floyd).

Aubrey Powell, grafico dello studio, realizza per l’album dei Led Zeppelin un fotomontaggio onirico e surreale, in cui dei bambini nudi (in realtà solo due ma “moltiplicati” in studio) scalano il “Selciato del Gigante”, in Irlanda del Nord. L’idea era quella di proporre un’atmosfera apocalittica, ma al tempo stesso suscitare, tramite l’utilizzo di colori e tonalità accese, un senso di tranquillità e brillantezza.

La realizzazione grafica di “Houses of the Holy” è considerata indubbiamente un capolavoro: vincitrice di un Grammy nel 1974 come miglior cover e classificata al 50° posto nella classifica  “100 cover migliori della storia” secondo la rivista Rolling Stones.




– L’intervento di Valigia Blu

La notizia della censura di Facebook perviene al sito di informazione “Valigia Blu“. La redazione scrive un articolo a inizio maggio che viene prontamente bloccato per lo stesso motivo di Steve Kitkars.

Valigia Blu tuttavia protesta perchè, secondo le regole del sito, la pubblicazione di fotografie, dipinti,  sculture o di altre forme d’arte, anche se presentano nudità, non devono essere censurate e la copertina di un album magistrale come “Houses of the Holy” rientra a pieno titolo in questa categoria.

 

– L’arte e la censura

Qualche giorno fa (il 21 giugno per la precisione) Facebook toglie la censura, sia all’articolo di Valigia Blu che a Steve Kitkars, riconoscendo finalmente nella copertina dell’album il suo meritato valore culturale. Questa singolare vicenda torna a fare riflettere sullo scopo dell’arte e sulla sua rilevanza nella società: innanzitutto essa deve essere difesa e tutelata, dalla censura e dall’ignoranza; ma soprattutto deve continuare a far emergere, anche tramite lo scandalo e la vergogna, un’esperienza che sia al tempo stesso personale ed universale.

 

 

Jacopo Senni

 

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