Fabbriche di Careggine, il piccolo villaggio medievale cullato nel cuore delle Alpi Apuane nell’Italia centrale, sommerso dall’acqua dagli anni ’40. Nel 2021 riapparirà per la prima volta dal 1994.
Non tutti i giorni si ha la possibilità di vagare per le strade di una città medievale fantasma, ma questa opportunità unica nella vita dovrebbe accadere l’anno prossimo. Fabbriche di Careggine, il piccolo villaggio cullato nel cuore delle Alpi Apuane, è stato sommerso dall’acqua negli anni ’40. Nel 2021 riapparirà per la prima volta dal 1994.
Nel secondo dopoguerra italiano tutto era catalizzato sul progresso mentre la salvaguardia del patrimonio culturale ed architettonico era in secondo piano. Con l’aumentare della domanda di energia elettrica vi era sempre più bisogno di una maggiore produzione della stessa. Ragion per cui, soprattutto nel centro-nord Italia, si cominciarono a sbarrare valli e fiumi per creare bacini idrografici artificiali.
Molti paesi furono sommersi dall’acqua, sorte che toccò anche Fabbriche di Careggine. Divenne infatti un villaggio fantasma quando l’area fu arginata nel 1947. La costruzione della diga sul fiume Edron, sbarrato a m 560, formò il lago di Vagli, che sommerse completamente il villaggio. Tutti gli abitanti di Fabbriche di Careggine furono trasferiti nelle più vicine città.
Da allora il bacino artificiale è stato svuotato, per manutenzione, quattro volte. Nel 1958, 1974, 1983 e 1994. Nel 2021, dopo ben 27 anni, il “perduto” villaggio medievale è pronto a riemergere dalle acque del Lago Vagli. Fino agli anni ’90 ogni 10-15 si assisteva a questo “spettacolo”, con l’evolversi della tecnologia lo svuotamento è stato sospeso.
L’ultima volta che Fabbriche di Careggine è riemersa un gran numero di turisti si è riversato su questo piccolo lago. per dare un’occhiata a questo gioiello storico solitamente sommerso.
Fabbriche di Careggine
Fondata nel XII secolo risiede nella provincia toscana di Lucca, ed era una colonia di fabbri proveniente da Brescia. Dal 1755 il borgo, destinato a divenire uno dei maggiori fornitori di ferro dello stato, fu dotato di un mulino e godette di agevolazioni sul trasporto dei materiali.
Nello stesso periodo venne costruita l’antica strada commerciale e militare, via Vandelli, che attraversava il torrente Edron. Realizzata per collegare Modena e Massa, Il declino di questa via coincise con la decadenza di Fabbriche, i cui residenti dovettero tornare a dedicarsi agli antichi mestieri per far fronte a fame e carestie.
Nel 1941, sotto il regime fascista, la società Selt-Valdarno (oggi Enel) decise di costruire un bacino idroelettrico sbarrando il corso del torrente Edron nel comune di Vagli Sotto. Tra il 1947 e il 1953 venne costruita la diga, alta 92 m in grado di contenere 32.000.000 m3 di acqua. Al che il villaggio fu gradualmente sommerso. Fabbriche di Careggine contava appena 146 abitanti, che vennero trasferiti nelle nuove abitazioni di Vagli Sotto. Costruito in modo da riproporre fedelmente l’impianto urbanistico del villaggio medievale evacuato.
Nel cuore del bacino artificiale, sotto i 32 milioni di metri cubi di acqua, si trovano le casette di pietra, la chiesa romanica il cimitero e il ponte a tre arcate. che quando riemergeranno daranno vita ad uno straordinario spettacolo. La prospettiva di visitare una città fantasma medievale risuscitata brevemente dalle possenti profondità ha attirato una folla considerevole nel corso degli anni. Durante il periodo in cui Vagli è stato prosciugato, nel 1994, circa 1 milione di turisti hanno visitato Fabbriche di Careggine riaffiorata.