EY: nel 2015 investimenti diretti esteri in Europa più alti di tutti i tempi.
Roma nella top 10 delle città europee più attrattive.
Secondo l’European attractiveness survey 2016 di EY gli Investimenti diretti esteri (IDE) in Europa nel 2015 hanno raggiunto un livello record, con oltre 5.000 operazioni (+ 14%) e la creazione di quasi 220.000 nuovi posti di lavoro (+ 17%).
L’Europa occidentale continua ad essere la destinazione più attraente, con il 77% di IDE. Regno Unito, Germania e Francia rappresentano nell’ insieme poco più del 51% di tutti gli IDE Europei. Polonia e Russia sono i top performer per la crescita complessiva degli investimenti esteri, con un aumento di quota di mercato rispettivamente del 61 e del 60% rispetto all’anno precedente. L’Olanda sale alla quinta posizione nella top ten, inoltre, con una crescita del 47%. L’Europa Centrale e Orientale hanno contribuito alla creazione della metà dei posti di lavoro totali europei con il 69% di investimenti nel settore manifatturiero.
Nonostante un 2015 positivo per gli IDE in Europa, le sfide geopolitiche e macroeconomiche stanno impattando l’opinione degli investitori: rispetto al 32% dello scorso anno, solo il 22% dei manager intervistati a livelli globale pianifica di espandere le operazioni in Europa nell’immediato futuro.
Donato Iacovone, Ad di EY in Italia e Managing Partner dell’Area Mediterranea commenta: “Cio’ che emerge dai dati ma anche dal sentiment degli investitori e’ che la partita delle superpotenze europee si gioca soprattutto nelle grandi aree urbane. Oggi i passi avanti nel digitale e nelle infrastrutture in citta’ come Milano – che nel 2015 da sola ha attirato la metà degli investimenti esteri diretti in Italia – e Roma, che ha recuperato posizioni e rientra nella top 10 per quest’anno, possono diventare il punto di forza dell’Italia come destinazione di interesse per gli investitori europei e non. Fondamentali saranno in futuro i collegamenti soprattutto aerei e marittimi con il resto d’Europa e del mondo, le infrastrutture e i centri accademici. Roma, con la sua posizione privilegiata nel mediterraneo e oltre, puo’ tornare ad essere hub di interessi commerciali e non deve sorprendere se oggi gli investitori guardano alla nostra capitale con crescente interesse”
HIGHLIGHTS
Chi sta investendo in Europa?
I progetti intraeuropei continuano a rappresentare la maggioranza degli IDE, con circa 2.750 operazioni che valgono il 54% del totale e quasi 110.000 posti di lavoro creati. Gli Stati Uniti sono il maggior investitore in Europa con circa 1.200 operazioni realizzate e quasi 59.000 posti di lavoro creati. In particolare, nel settore dei servizi finanziari, gli USA hanno realizzato 560 investimenti e creato oltre 22.000 opportunità d’impiego.
Anche l’Asia sta aumentando la sua attività in Europa con 735 IDE (+13%) e oltre 37.000 posti di lavoro creati nel 2015. La Cina è il maggior investitore asiatico in Europa, con 238 operazioni (+2%) e quasi 9.000 posti di lavoro creati. Gli investimenti diretti esteri dell’India sono notevoli, di questi 126 effettuati in Europa (+ 37% rispetto allo scorso anno). Il Paese si posiziona tra i primi tre investitori nel settore dei servizi finanziari (55 operazioni, +22%).
Ranking delle Città
Nel 2015, Londra risulta la principale area urbana per numero di investimenti diretti esteri – pari a 406 su 1.065 realizzati in tutto il Regno Unito – seguita da Parigi con 159 operazioni. In Germania, l’area di Monaco e Baviera è quella che ha realizzato, rispetto all’anno precedente, la più rapida crescita urbana per gli investitori: +134%, seguita da Berlino.
In termini di fiducia, Londra si conferma anche in questo ambito la città europea più attraente, seguita da Parigi – che ha notevolmente migliorato la sua attrattività, registrando una crescita del 14% rispetto all’anno precedente. Secondo gli investitori, rientrano nella classifica delle 10 città per gli IDE: Berlino, Francoforte e Monaco di Baviera per la Germania –Barcellona e Madrid per la Spagna. Roma entra nella classifica delle top 10 città europee, con un incremento del 5% della sua attrattività per IDE rispetto allo scorso anno.
Ripartizione per settore
L’attrattività del settore manifatturiero europeo rimane intatta e rappresenta il 49% degli investimenti diretti esteri e il 62% dei posti di lavoro da questi generati. Nell’industria manifatturiera Polonia (117 progetti, + 34%), Turchia (105 progetti, + 52%) Ungheria (69 progetti, + 103%), Serbia (51 progetti, + 76%) e Romania (51 progetti, 21 %) guidano la crescita degli investimenti.
La Germania ha superato il Regno Unito, divenendo la destinazione più attraente per progetti di trasporto e di comunicazione (81 operazioni, + 72%), mentre il Regno Unito ha superato quest’ultima conquistando il primo posto tra le destinazioni per numero di investimenti nel settore retail e hospitality (43 operazioni, + 26% rispetto al 2015). Il settore automotive guida la crescita industriale in Ungheria e Polonia, mentre macchinari e attrezzature dominano in Turchia, Serbia e Romania.