Due recenti studi fanno luce sulla differenza nella risposta immunitaria diversa osservata in gruppi etnici diversi, in particolare tra europei e persone di origine africana. Uno di questi è lo studio “Ascendenza genetica e selezione naturale determinano le differenze nella risposta immunitaria agli agenti patogeni” pubblicato su Cell dal team di Louis Barriero genetista dell’Università di Montral, .
Le differenze nella risposta immunitaria e la causa
Innanzitutto occorre fare due premesse, la prima è che attualmente esiste una sola razza umana, l’Homo Sapiens, parlare di razze è sbagliato, in quanto le differenze tra gruppi etnici sono solo esteriori, hanno a che fare principalmente con l’adattamento all’ambiente in particolare alla quantità di sole che porta la pelle a scurirsi per proteggersi.
La seconda premessa è che non è stato sempre così, nella storia dell’umanità ancora quarantamila anni fa l’Homo Sapiens conviveva con altre specie umane come il Neanderthal e probabilmente convisse per un breve periodo anche con l’Homo Floresiensis.
Per circa 25 anni si è ritenuto che sostanzialmente l’Homo Sapiens originario dell’Africa spostandosi verso l’Europa avesse sostituito (forse persino sterminato) le altre razze umane senza che ci fossero stati incroci, anzi si dubitava anche che tra le diverse razze umane fossero possibili incroci fecondi, le moderne tecniche di analisi del DNA hanno clamorosamente smentito questa credenza, molti europei si portano dentro una bella percentuale di DNA di provenienza Neanderthal.
Torniamo alla differenza nella risposta immunitaria, gli africani tendono ad avere un sistema immunitario iperattivo che reagisce molto più violentemente ai patogeni, i nuovi studi hanno scoperto che sono proprio le parti di DNA neanderthaliano che portano gli europei (e naturalmente gli statunitensi di discendenza europea) ad innescare una risposta immunitaria più “soft”.
Probabilmente, spiegano i ricercatori, quando l’Homo sapiens si spostò in Europa si dovette adattare a condizioni ambientali e patogeni diversi e incrociandosi con altre razze umane la selezione favorì quegli incroci che assunsero le caratteristiche del Neanderthal più adatte al nuovo ambiente.
La risposta immunitaria “hard” dell’Homo sapiens puro, cioè degli africani è migliore ed è sempre un vantaggio? no, innanzitutto gli africani e in particolare le donne sono molto più colpite da malattie autoimmuni come il Lupus, inoltre una risposta più soft del sistema immunitario a certe malattie per cui non c’era cura, come la tubercolosi, fu un vantaggio evolutivo, in un certo senso il corpo imparava a convivere con i virus e gli altri agenti patogeni.
Roberto Todini