L’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, parla del Qatargate come “un’indagine politica in cui ci sono state palesi violazioni dei diritti”. In un’intervista a Quarta Repubblica, andata in onda ieri sera, 15 Gennaio, Eva Kaili ha rotto il silenzio riguardo la situazione in cui si è trovata coinvolta dichiarando che “sono emersi legami dei giudici con la massoneria, conflitti di interesse e, non ci sono state le garanzie che esistono in Italia. Qui c’è stata e c’è solo la presunzione di colpevolezza.” Con queste parole, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo vuole affermare la sua innocenza poiché non ci sono prove delle accuse che le rivolgono
Chi è Eva Kaili e cos’è il Qatargate?
In una recente intervista a Quarta Repubblica, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, parla del Qatargate ma, chi è Kaili e cos’è il Qatargate? Eva Kaili è di nazionalità greca, ha 45 anni ed è ex membra del Movimento Socialista Panellenico. Non ha sempre fatto parte della politica, infatti, prima di intraprendere questa carriera è stata una giornalista e una conduttrice del tg. Intraprende la carriera politica nel 2007 come deputata nel Parlamento ellenico, arrivando nel 2014 ad essere membro del Parlamento europeo e, successivamente, viene eletta come vicepresidente del Parlamento Europeo. Questa carica però viene interrotta il 13 Dicembre del 2022 a causa dello scandalo del Qatargate.
Lo scandalo del Qatargate è scoppiato a Dicembre del 2022 e riguarda una “presunta rete di corruzione all’interno delle istituzioni europee, in particolare nel Parlamento europeo, da parte del Qatar.” Una rete di corruzione che si pensa sia stata gestita dall’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri. Eva Kaili si è trovata al centro di questa accusa ed è stata costretta a trascorrere sei mesi di detenzione preventiva tra carcere e arresti domiciliari, solo poi è stata scarcerata ma con condizioni. Oltre a lei si è trovato coinvolto anche il suo compagno, Francesco Giorgi, il “braccio destro” di Panzeri.
Secondo le accuse, diversi europarlamentari vicini alle istituzioni di Bruxelles, avrebbero “ricevuto denaro e regali per difendere gli interessi del Qatar”. A seguito di queste accuse, le forze di polizia si sono apprestate a sequestrare centinaia di migliaia di euro in contanti soprattutto nella casa di Eva Kaili, situata nella capitale del Belgio.
Eva Kaili parla del Qatargate in un’intervista a Quarta Repubblica
L’ex vicepresidente del Parlamento europeo però non condivide quanto successo e, in un’intervista a Quarta Repubblica, mandata in onda su Retequattro ieri sera, 15 Gennaio, Eva Kaili parla del Qatargate, l’inchiesta in cui è finita coinvolta:
“Credo che in questa indagine ci siano state delle palesi violazioni della legge europea. Sono emersi legami dei giudici con la massoneria, conflitti di interesse, non ci sono state le garanzie che esistono in Italia. Qui c’è stata e c’è solo la presunzione di colpevolezza.”
Sin dall’inizio Kaili ha insistito sulla sua innocenza, affermando in questa intervista che farà di tutto pur di dimostrarla. Inoltre, all’intervistatore Nicola Porro, l’ex vicepresidente racconta quanto di assurdo l’è successo e l’è stato detto:
“Per farmi pressione i primi giorni mi hanno detto che mia figlia sarebbe stata affidata ai servizi sociali. Per portarmi a confessare qualcosa che non ho commesso”.
Ha poi dichiarato di essere stata vittima di continue “vessazioni” e del duro regime della carcerazione preventiva, definendo “inaccettabili tali violazione” e soprattutto inaccettabile che tutto ciò accada nel “cuore dell’Europa.” Eva Kaili ha inoltre chiesto di essere ascoltata in Parlamento per far sapere a tutti i cittadini europei cosa le è successo ma, ciò non è ancora accaduto.
L’ex vicepresidente del Parlamento europeo ha anche parlato del giudice Michel Claise e del suo ruolo nel Qatargate. Si è espressa riguardo la candidatura di Claise nei giorni scorsi alle elezioni politiche in Belgio:
“Penso che di fronte a un magistrato che ha dimostrato di avere delle ambizioni politiche, che si è dovuto ritirare per un conflitto di interesse e che ha condotto tutto il caso in questo modo, si debbano sollevare in tutti i cittadini delle serie domande su tutta l’inchiesta Qatargate.”
Si tratta di un vero e proprio scandalo che si vedrà in questi giorni la piega che prenderà e se sarà fatta giustizia.