Dall’incontro sul posto di lavoro alle ultime ore accanto ad Hitler. Etichettata spesso come frivola, ininfluente, poco importante nelle vicende che hanno portato agli orrori del Terzo Reich, eppure l’unica a stare accanto al dittatore sino alla fine. Chi era davvero Eva Braun, la donna che morì al fianco del Fuhrer?
L’incontro
Bionda, occhi, azzurri, portamento elegante. Eva Braun sogna un futuro da attrice quando, nell’atelier di Heinrich Hoffmann (fotografo personale del regime nazista), dove lavora come commessa, incontra Adolf Hitler. Era il 1929. Nonostante la poca attrazione iniziale da parte della ragazza l’amicizia tra i due si trasforma in relazione segreta. Neanche la differenza di età – era di ventitre anni più giovane dell’allora futuro leader del partito nazista – e la riportata scarsa simpatia del padre nei confronti di Hitler, riuscirono a fermare Eva.
Il dittatore e la sua amante
Si sa davvero poco di Eva Braun, eppure, in un certo senso, si sa tutto. Compagna devota, Eva perdonerà a Hitler le lunghe assenze. Terrà a lungo segreta la loro relazione, anche alla famiglia. Dimenticherà le sue altre donne, anche se per gelosia e insicurezza tenterà due volte (fallendo) il suicidio pur di attirare l’attenzione di Hitler. Gli resterà accanto pur non interessandosi di politica, ma di cinema, danza, teatro, sport e romanzi rosa. Accetterà di chiudersi nella gabbia dorata di Berghof, residenza del Fuhrer mentre il mondo veniva distrutto. Vivrà una vita che molti definiranno “la più infelice del regime”. Poi la fine. Quello per cui verrà ricordata. L’essere rimasta fedele al dittatore sino all’ultimo secondo.
La fine
Quando nel 1945 crollò il regime nazista, Eva scelse nonostante tutto il suo sentimento. Il 29 Aprile, dopo anni di relazione clandestina, divenne la moglie del dittatore ormai in rovina. Dopo non molte ore, Hitler sparò verso sé stesso un colpo di pistola, Eva, accanto a lui, si avvelenò ingerendo una capsula di cianuro.
Vittima o carnefice?
Complice o succube. Vittima o carnefice. Donna innamorata, o braccio destro del mostro. Chi era Eva Braun? Una storia affascinante da analizzare, non avesse portato con sé morte, distruzione, e la pagina più tragica della storia moderna.
Beatrice Canzedda