Elezioni Europee, anche quella di un italiano tra le proposte più votate su WeEuropeans, “Nessun incarico pubblico a chi commette reati”
C’è anche quella di un italiano tra le dieci proposte più votate su weeuropeans.eu, la più grande consultazione pubblica mai organizzata in Europa da Make.Org e Civico Europa per mettere in evidenza le reali priorità dei cittadini. Una campagna civica, democratica e apartitica rivolta a tutti i cittadini europei che hanno avuto l’opportunità di proporre soluzioni per realizzare un’Europa migliore.
Le proposte emerse dalla consultazione (attiva dal 4 febbraio al 15 marzo) che hanno ricevuto maggior consenso in ogni Paese sono state tradotte per poi essere sottoposte al voto. Saranno poi presentate sotto forma di un’Agenda civica europea ai politici e ai candidati che dovranno confrontarsi e pronunciarsi sui temi espressi in vista delle prossime elezioni europee del 23-26 maggio (In Italia si voterà il 26 maggio).
Degna di nota quindi la presenza italiana tra le dieci proposte. Alla domanda “Quali sono i passi concreti che possiamo intraprendere per reinventare l’Europa?”, Alessandro Sarzi, trentino di 23 anni, ha risposto così: “A livello europeo, chi commette reati (ad es. evasione fiscale) non può ricoprire né incarichi pubblici, né candidarsi a elezioni”.
Disoccupato ma iscritto al Servizio Civile, ha così commentato la sua proposta:
“In Italia sono successi molti fatti. All’interno del nostro Governo ci sono persone che hanno commesso questi reati, come l’evasione fiscale, e sono tuttora nel Governo”.
E continua: “Anche quello che è successo sulla candidabilità di Silvio Berlusconi non è corretto. Ma ci sono altri reati, ad esempio il reato di mafia, che in Germania non è riconosciuto: quindi una persona che in Italia viene riconosciuta come mafiosa, e in Germania no, può andare ad esempio a elezioni per il Parlamento europeo. Visto che il Parlamento europeo dovrebbe rappresentare tutti i Paesi membri, se all’interno ci sono persone che hanno commesso questi reati, rappresenterebbe anche una parte negativa dell’Europa”.
Le 10 proposte Top selezionate dai cittadini europei
I temi che stanno più a cuore dei cittadini riguardano ambiente, salute, istruzione e ricerca, tutela dei lavoratori, politica europea. Dall’Olanda, Mary propone un “programma di riciclo su scala europea”, per riutilizzare le materie prime; sempre in tema di ambiente, Anna dall’Irlanda pensa alle foreste e propone “un programma per la riforestazione di piante” piantando 5 nuovi alberi ogni albero tagliato, mentre Birute dalla Lithuania propone di “sostenere progetti di energia rinnovabile nelle città”. C’è chi dalla Romania spinge a investire nell’istruzione e nella ricerca, e chi vuole le restrizioni in materia di sostanze chimiche, specialmente nell’industria alimentare, come la Svezia.
È della Grecia, invece, la proposta di tutelare i diritti dei lavoratori in tutti i paesi dell’UE, mentre dal Belgio, propongono di “abolire le agevolazioni fiscali per le multinazionali. Le tasse devono essere pagate nel Paese in cui sono generati i profitti”.
In tema di politica europea, Salvador dalla Spagna vorrebbe “informazioni chiare e trasparenti su tutti i progetti e gli accordi dell’Unione europea”, mentre dalla Bulgaria si propone una tessera sanitaria europea in modo che ogni cittadino dell’UE possa ricevere assistenza medica in ogni paese europeo.
I numeri della consultazione sono stati importanti. Ha coinvolto 38 milioni di persone che hanno espresso 11,3 milioni di voti, con 1,7 milioni di cittadini che hanno formulato 30mila proposte.
Il decalogo viene presentato oggi al Consiglio Europeo di Sibiu (Romania), in occasione della Festa dell’Europa, così da essere inserito nell’agenda politica come guida per la prossima legislatura. Durante i giorni che precederanno il voto di maggio, i cosiddetti Spitzenkandidaten (candidati di punta dei vari partiti) dovranno confrontarsi su queste proposte e fornire delle risposte che verranno pubblicate su weeuropeans.eu.
Marta Fresolone