Cryptosmart, piattaforma italiana di spessore sul mercato delle criptovalute, avendo tra le varie opzioni come moneta virtuale Ethereum e anche il servizio proof of stake, esprime il suo parere riguardo l’imminente Merge di Ethereum.
Al timone di Cryptosmart ci sono imprenditori di grande talento, che hanno maturato successi aziendali pregressi e che con l’arrivo sul mercato internazionale degli asset digitali hanno subito capito che in Italia mancava una piattaforma che parlasse la lingua italiana e che garantisse ai suoi utenti trasparenza e sicurezza.
Nel settore delle criptovalute ci sono i riflettori accesi sul Merge di Ethereum, che ultimamente è stato oggetto di dibattito tra gli esperti nel panorama internazionale.
Vitalik Buterin ha risposto alle critiche di Payton, definendo le sue affermazioni “una bugia spudorata”.
A tale proposito abbiamo fatto alcune domande ad uno dei co-founder di Cryptosmart, Claudio Baldassarri, noto esperto della tecnologia Blockchain. Il Merge definitivo di Ethereum è molto vicino e i vari test hanno dato esito positivo, nonostante questo ci sono state delle polemiche alle quali il fondatore di Ethereum ha dovuto rispondere.
Ingegnere Claudio Baldassarri secondo lei come mai Ethereum viene nominata security da M. Saylor, grande sostenitore Bitcoin?
“Perché adesso solamente Bitcoin non è una security, ovvero non viene considerata tale. Quando Ethereum sarà veramente decentralizzata completamente a tal proposito il presidente della SEC è stato chiaro, Ethereum non sarà più considerata una security. Queste polemiche al riguardo sono nate anche perché il resto delle realtà della Blockchain non possono essere considerate decentralizzate per il numero dei nodi che ci stanno in giro, per chi gestisce i nodi dovrebbero avere un ritorno economico. Quindi non sono situazioni completamente decentralizzate“.
Cosa succederà quando Ethereum diventerà decentralizzata e passerà al proof of stake definitivo?
“Questo passaggio sarà fondamentale per il funzionamento della tecnologia Blockchain di Ethereum ma comunque non sarà definitivo. Il salto di qualità lo farà con lo sharding, quando verrà applicato nel futuro a data da stabilire, già lo stanno sviluppando al momento. Lo sharding porterà al aumento del numero di transazioni per secondo processate da Ethereum. Detto questo, già con il Merge porterà un incremento della competitività di Ethereum rispetto ad altre situazioni.Non è mai successo in nessun altro caso nella Blockchain di fare il passaggio da proof of work al proof of stake”.
La transizione a Ethereum 2.0 basata sul sistema di consenso PoS permetterà di ridurre i consumi energetici del 99%. Secondo gli sviluppatori, l’introduzione dello sharding, prevista per il primo trimestre del 2023, renderebbe la rete più sostenibile ed estremamente scalabile al pari dei sistemi centralizzati.
Resta tuttavia aperto un dibattito sulla sicurezza del meccanismo di consenso PoS.
Attraverso il meccanismo di consenso la rete può aggiornare e modificare le informazioni contenute nel registro della blockchain.
Dunque è fondamentale che sia in grado di garantire l’integrità, la sicurezza delle informazioni e il rispetto delle regole di protocollo.
Possiamo però concludere con il fatto che sicuramente lo stake disincentiva i validatori dal convalidare operazioni illecite perché perderebbero una quota delle proprie criptovalute e il diritto di validare operazioni future.
La community di Ethereum è propensa a pensare che molto probabilmente nel futuro Ethereum supererà il Bitcoin, che qualcuno lo definisce addirittura “un dinosauro” .
Ethereum potrebbe superare la criptovaluta di Satoshi grazie alla maggiore scalabilità.