La Luna non smette di attrarre gli uomini a sé, e continuano le missioni spaziali per studiarla. Fra i vari progetti anche quello di estrarre ossigeno dal territorio lunare nei prossimi anni. Chissà che presto avremo un nuovo tipo di colonie.
La missione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sulla luna per estrarre ossigeno, acqua e altri materiali dal suolo lunare, sembra un piccolo passo per l’uomo ma un grande passo per l’umanità che forse può sperare di trovare una nuova casa. Insieme a Ariane Group di Parigi, Esa prevede di studiare la possibilità di vita sulla luna prima del 2025.
Non si parla di mandare uomini sulla Luna a fluttuare sugli oceani e crateri bianchi, ma di utilizzare un veicolo, chiamato Ariane 64, dal nome di una importante famiglia di razzi europei.
La missione avrà l’obiettivo di studiare la possibilità di andare sulla Luna e riuscire a estrarre alcuni elementi, come ossigeno e acqua, naturalmente presente nel suolo lunare. Il piano è già concordato e prevede una collaborazione con l’azienda aerospaziale Ariane Group, a Parigi. La missione prevede di studiare la possibilità di andare sulla Luna appunto prima del 2025.
La rivoluzione, la fonte di vita, arriva dal regolite. Il regolite è un materiale sciolto e granuloso che ricopre quasi tutta la superficie rocciosa della Luna, che si trova anche sulla Terra, su Marte e altri pianeti e asteroidi. In miliardi di anni, le collisioni e i bombardamenti celesti che la Luna ha subito il regolite ha continuato a depositarsi sul suo suolo e adesso è diventato una potenziale fonte di ossigeno e acqua molto importante per il futuro dell’astronomia.
In più, la missione potrebbe rendere possibile la produzione di carburante con gli elementi estratti dal regolite, il che visti i tempi che corrono potrebbe essere effettivamente utile.
Abitare la Luna in modo sostenibile
L’idea è quella di riuscire a utilizzare le risorse presenti sulla Luna, come l’ossigeno e l’acqua, in modo tale da non doverselo portare dalla Terra e abitare la Luna in modo più sostenibile.
Hanno iniziato i team di Thales Alenia Space nel Regno Unito, insieme a AVS, Metalysis, Open University e Redwire Space Europe per sviluppare una specie di robot che utilizza l’elettrolisi del sale fuso per estrarre ossigeno dalla regolite. La proposta è stata poi accettata dall’Esa che aveva indetto un bando specifico.
Secondo Ariane Group, la presenza di questi elementi potrebbe infatti favorire futuri viaggi e la permanenza dell’uomo sulla Luna. Immaginiamo l’impatto che questa scoperta potrebbe avere sulla nostra vita, immaginiamo di fare la luna di miele proprio sulla Luna o una crociera sul Procellarum, immaginiamo una sera d’estate magari sulla spiaggia con un falò e il mare calmo, alziamo gli occhi al cielo per guardare la Luna in tutto il suo splendore romantico, e vederla ricoperta di fast food e centri commerciali, di palazzi e multisala.
Bello, vero? Come no.
Maura Vindigni