L’estinzione di massa del cretaceo è certamente la più famosa tra le tante che hanno funestato la storia del nostro pianeta. Per due motivi: il primo è che segnò la fine dell’era dei dinosauri, il secondo è la causa principale, che ormai è opinione comune tra gli scienziati, fu l’impatto di un grande meteorite del diametro di 10 o addirittura 12km.
Sappiamo che ovviamente non furono solo i dinosauri a soffrirne le conseguenze, una buona parte delle specie animali presenti sulla Terra furono cancellate, ma ora è giunta notizia dall’Università di Bath della pubblicazione di un interessante studio su Nature Communications che rivela che quella catastrofe fece la fortuna evolutiva dei serpenti.
Le specie di serpenti già esistenti furono anch’esse per la maggior parte cancellate dall’estinzione di massa del cretaceo, ne rimase una manciata che però se la cavarono molto bene nel mondo post-apocalittico che seguì l’impatto, andarono a riempire delle nicchie ecologiche liberate da specie cancellate e soffrirono meno a causa dei competitori. Ad esempio il fatto di potersi rifugiare sottoterra e il poter digiunare per lunghi periodi furono certamente caratteristiche cruciali per la sopravvivenza nel mondo post impatto.
Attualmente esistono quasi 4000 specie di serpenti moderne e tracciandone la storia evolutiva tutte si sono sviluppate dopo l’estinzione del cretaceo da quella manciata di sopravvissuti.
A prescindere dai serpenti in quanto tali la ricerca, nelle parole del Dr Nick Longrich, del Milner Centre for Evolution dell’Università di Bath, che è l’autore corrispondente dello studio, dimostra che l’estinzione di massa del cretaceo agì come una sorte di distruzione creativa, spazzando via le vecchie specie permise ai sopravvissuti di riempire gli spazi vuoti nell’ecosistema sperimentando nuovi stili di vita ed habitat.
Sembra essere un tratto comune a tutte le estinzioni di massa, è nell’immediato periodo seguente uno di questi eventi che vediamo l’evoluzione al lavoro nella maniera più selvaggiamente sperimentale ed innovativa.
Quanto visto per i serpenti suggerisce un ruolo fondamentale delle grandi catastrofi e degli sconvolgimenti ambientali globali nello spingere i cambiamenti evoluzionistici.
Roberto Todini