Un nuovo studio pubblicato ieri su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America è stato ripreso in queste ore da moltissime riviste, non solo di divulgazione scientifica, anche dal The New York Times. Si sa che i dinosauri fanno sempre notizia, amati da grandi e piccini, ma quella che a prima vista potrebbe essere poco più che una curiosità per addetti ai lavori, la scoperta che alcuni dinosauri passavano nell’uovo anche più di sei mesi, si presta ad almeno due considerazioni di carattere sostanziale che qualsiasi appassionato può capire.
La prima considerazione riguarda quali animali attuali sono più strettamente imparentati con i dinosauri, l’altra lo svantaggio competitivo in termini di sopravvivenza, da cui il titolo che ho scelto.
Cosa ha scoperto lo studio
Gregory Erickson un paleontologo della Florida State University di Tallahassee fin da quando era studente osservò che i denti dei dinosauri presentavano cerchi di dentina (tessuto osseo dei denti) simili ai cerchi di accrescimento degli alberi. In seguito si scoprì che questo processo avveniva già nei denti dei baby dinosauri nelle uova. Le uova fossilizzate di dinosauro sono molto comuni, quelle con feti fossilizzati lo sono molto meno, ma esistono, proprio utilizzando queste e studiando questi anelli di crescita dei denti Erickson e colleghi hanno trovato un modo per rispondere a un quesito a cui si cercava risposta da tempo, quanto fosse lungo il tempo di incubazione delle uova di dinosauro. Il risultato trovato è che il tempo è molto lungo, dai tre ai sei mesi a seconda della specie (ovviamente tra quelle di cui avevano uova con embrioni fossilizzati a disposizione).
Le due considerazioni
La prima è che per una vita ormai ci hanno ripetuto “bambini lo sappiamo che i dinosauri a voi sembrano lucertoloni, ma erano animali a sangue caldo, avevano le ossa cave e persino le piume! sono imparentati con gli uccelli non con i rettili!”, ecco invece una caratteristica che li accomuna più ai rettili e che contestualmente ci dice a proposito dell’evoluzione degli uccelli che i loro brevi tempi di incubazione sono una caratteristica evolutiva che si è presentata più tardi.
Le seconda considerazione è sintetizzata in un titolo spiritoso che ho letto, tradotto dell’inglese: ecco un’altra ragione per cui i dinosauri erano fottuti.
Durante la crisi di un’estinzione di massa, in particolare quella provocata dalla caduta del famigerato meteorite che colpì lo Yucatan circa 65 milioni di anni fa, questa vulnerabilità delle uova dei dinosauri (maggiore tempo di incubazione significa essere più esposte ai predatori) si va ad aggiungere ad altri talloni di Achille come essere enormi animali a sangue caldo in un’epoca in cui il cibo doveva per forza scarseggiare e questa è anche un’altra ulteriore risposta agli (ormai pochi) scettici della teoria del meteorite “perché il cataclisma cosmico cancello i dinosauri ma non tutta la vita sulla Terra?” troppi svantaggi competitivi.
Roberto Todini