I cani in spiaggia ci possono stare insieme ai loro padroni.
Lo ha affermato il Tar del Lazio che definisce la scelta di vietare l’ingresso agli animali sulle spiagge destinate alla libera balneazione “irragionevole e illogica”. Questo perché alla luce delle indicazioni regionali che attribuiscono ai Comuni il potere di individuare il tratto di spiaggia da destinare ai cani.
Il caso del Comune di Latina
Una sentenza storica questa dell’11 marzo 2019 che fa riferimento al caso specifico della città di Latina, dove il Comune, ha vietato cani in spiaggia durante l’intera stagione balneare, anche se provvisti di museruola e guinzaglio.
A renderlo noto è stata Ilaria Innocenti, di Lav, lega anti vivisezione.
“L’amministrazione avrebbe dovuto valutare la possibilità di perseguire le finalità pubbliche del decoro, dell’igiene e della sicurezza mediante regole alternative al divieto assoluto di frequentazione delle spiagge, ad esempio valutando se limitare l’accesso in determinati orari, o individuare aree adibite anche all’accesso degli animali, con l’individuazione delle aree viceversa interdette al loro accesso”, ha sottolineato Innocenti.
Secondo l’esponente della Lav non sono inoltre sufficienti le apposite zone di accesso per gli animali create dai gestori degli stabilimenti balneari a pagamento perché si creerebbero sperequazione tra cittadini, ma anche perché queste aree sono rimesse alla mera facoltà del singolo concessionario.
Cani in spiaggia nuovo tassello importante per i pet-frendly
Una storia che va avanti da anni oramai e che porta con sé non poche polemiche.
Sono infatti tantissime le persone che si trovano in difficoltà in vacanza con i propri animali domestici sia per l’ingresso in spiaggia sia nei ristoranti.
Non sono poche le proteste che nel tempo sono state portate avanti e sembra che ora i pet-friendly stiano per raggiungere un piccolo ma importante tassello alla loro vita e quella dei loro fedeli amici a 4 zampe.