Espadrillas, tra storia, moda e tradizione dal 1700

Tra Barcellona e il confine francese si trova la città di Girona, dove, da sette generazioni, la famiglia Castaner fabbrica calzature, forse le uniche al mondo ad essere indossate senza sforzo da uomini e donne appartenenti ad ogni classe sociale: sono le alpargatas, meglio conosciute come espadrillas.

La prima espadrilla viene cucita nel 1776, ma l’azienda verrà ufficialmente fondata nel 1927 da Luis Castaner e Tomas Serra.  Si intreccia lo “sparto”, una fibra naturale,  si riveste la calzatura di tela ed ecco la scarpa perfetta per i pescatori della Spagna Occidentale e dei Paesi Baschi.

espadrillas
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Inizialmente si producono solo calzature basse di tela bianca o nera. Vanno bene per un clima secco, arido, in una terra che ha poca acqua da offrire e tanto sole tutto l’anno: non si adeguano alle temperature umide dell’autunno ed al ghiaccio dell’inverno.

Le espadrillas vanno bene per l’estate e si portano con naturalezza per tutta la stagione, ci si va addirittura in guerra, quando il regime franchista ne nazionalizza la produzione le sceglie per equipaggiare i propri soldati.

Le indossano Grace Kelly e Cary Grant in caccia al ladro, Audrey Hepburn in “Due per la strada”, Penelope Cruz in “Volver”, persino Gianni Agnelli, Jaqueline Kennedy, Brigitte Bardot e Salvador Dalì, icona storica della fabbrica Castaner.

A partire dagli anni ’70, le espadrillas sono ai piedi di tutti: Yves Saint Laurent chiede a Isabella Castaner, moglie dell’erede della ditta, Lorenzo  Castaner, di realizzare scarpe in tela con il tacco e durante la stagione dopo, le alpargatas sfilano in passerella con la Maison francese.

Oggi sono un must have della stagione estiva.

Si colorano di paillettes, si alzano su zeppe e tacchi asimmetrici, si allacciano alla caviglia, al polpaccio, si portano senza lacci.

Io le comprai in un minuscolo paese della Camargue e le portai per tutta l’estate. Rosse.

Leggere come l’estate, casual, perfette.

 

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