Una nuova ondata di maltempo ha colpito l’Italia, provocando danni significativi in diverse regioni, con l’Emilia-Romagna particolarmente colpita. A seguito delle violente esondazioni in Emilia-Romagna, nella città di Bologna e nei suoi dintorni sono caduti oltre 175 millimetri di pioggia in poche ore, causando allagamenti diffusi e danni alle infrastrutture.
I torrenti sono esondati, trasformando le strade in fiumi e portando alla morte di Simone Farinelli, un giovane di 20 anni trovato senza vita a Botteghino di Zocca. Sono circa 3.000 le persone evacuate, principalmente nelle province di Bologna e Reggio Emilia. Le previsioni indicano che altre evacuazioni potrebbero essere necessarie nelle prossime ore.
La preoccupazione in molte zone d’Italia
Le esondazioni in Emilia-Romagna non sono, come sempre, un caso isolato di conseguenza del maltempo. A Torino si teme per la piena del Po, mentre in Sicilia le frane e gli smottamenti hanno reso impraticabili diverse strade, in particolare a Catania. Ad allertare di più sono infatti i fiumi Po e Reno, che mantengono dei livelli di valore rosso.
Anche Palermo ha affrontato criticità con l’aeroporto chiuso temporaneamente per allagamenti. Le Marche e la Calabria sono state colpite da esondazioni, mentre rimane alta l’allerta nelle zone ioniche. La Protezione Civile ha emesso avvisi di allerta arancione per diverse regioni, tra cui Veneto, Basilicata, Lombardia e, naturalmente, Emilia-Romagna. Il maltempo non accenna a placarsi, con nuove piogge previste per le prossime ore.
Bologna: scuole chiuse e città in stato di emergenza
I dintorni di Bologna sono stati i più colpiti dalle esondazioni in Emilia-Romagna. Il Comune ha deciso la chiusura di scuole di ogni ordine e grado per consentire verifiche sulle strutture scolastiche e garantire la sicurezza degli studenti. Il sindaco Matteo Lepore ha annunciato la richiesta dello stato di emergenza, sottolineando che “nessuno si aspettava un quantitativo di pioggia così elevato”.
La situazione più critica si registra a Budrio e Pianoro, dove sono stati necessari numerosi interventi di soccorso. Le autorità locali stanno monitorando attentamente il livello dei fiumi, con 15 corsi d’acqua che hanno superato la soglia di allarme, registrando piene storiche superiori anche a quelle dell’alluvione di maggio 2023.
Interventi del governo e della Protezione Civile
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso vicinanza alle famiglie colpite dalle esondazioni in Emilia-Romagna e ha assicurato che il governo sta seguendo la situazione con attenzione. Meloni è in costante contatto con il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano. Nel frattempo, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha mobilitato le Forze Armate per supportare le operazioni di soccorso, con interventi già in corso nella città metropolitana di Bologna, dove molte famiglie sono rimaste isolate a causa delle esondazioni.
D’altro canto, Elly Schlein (PD) ha evidenziato la necessità di una “prevenzione del dissesto idrogeologico” e l’importanza di porre delle leggi sul consumo del suolo e suoi processi di cementificazione.
Allerta rossa in Emilia-Romagna e possibili nuove evacuazioni
Le forti piogge della notte tra il 19 e il 20 ottobre hanno ulteriormente aggravato la situazione in Emilia-Romagna. La Protezione Civile ha dichiarato allerta rossa fino alla mezzanotte per vaste aree della regione, comprese Bologna e le province di Modena e Reggio Emilia. Le autorità temono che le piene dei fiumi Enza, Secchia e Reno possano causare ulteriori allagamenti nelle zone vallive. A Cadelbosco di Sotto, nel reggiano, una rottura del Canale Tassone ha già causato evacuazioni e danni. La situazione è resa ancora più critica dal fatto che, in alcune aree, è caduta in un solo giorno una quantità di pioggia pari a due volte e mezza la media di tutto il mese di ottobre.
La Regione Emilia-Romagna continua a dichiarare ai civili che la situazione è peggiore del previsto, con molteplici esondazioni e un impatto devastante sulle infrastrutture locali. Le autorità locali, insieme alla Protezione Civile e ai vigili del fuoco, stanno lavorando senza sosta per gestire le evacuazioni e monitorare i fiumi, mentre si continua a intervenire nelle zone più colpite, come Casalecchio di Reno, dove centinaia di persone sono rimaste bloccate all’interno della Unipol Arena durante un concerto.
L’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia, e le conseguenti esondazioni in Emilia-Romagna, ha evidenziato ancora una volta la vulnerabilità del territorio nazionale di fronte a eventi meteorologici estremi. Con i cambiamenti climatici in atto, questi episodi sembrano diventare sempre più frequenti e intensi. Ma se da un lato bisogna riconoscere il cambiamento climatico come agente principale in questi disastri, dall’altro lato bisogna anche ammettere le conseguenze che porta la cementificazione e il continuo consumo del suolo, sopratutto nella zona di Bologna, Modena e Ravenna.