L’esercito maliano conquista Kidal, città strategica a Nord del Mali da anni in mano ai gruppi armati tuareg. Grazie alla collaborazione con i mercenari russi del gruppo Wagner, i combattenti tuareg si sono ritirati e l’esercito dopo diversi anni torna a controllare Kidal. Città strategica per il suo punto di passaggio verso l’Algeria.
L’esercito maliano conquista Kidal
L’8 novembre le forze armate maliane hanno annunciato diversi attacchi aerei contro “obbiettivi terroristici” a Kidal, nell’ex campo della Missione di stabilizzazione integrata multidimensionale delle Nazioni Unite in Mali (MINUSMA), lasciato dall’Onu il 31 ottobre. I combattimenti si sono intensificati durante il fine settimana, quando l’esercito maliano e gli alleati russi del gruppo Wagner hanno effettuato un’offensiva militare contro i ribelli tuareg. Fino ad arrivare al 14 novembre quando l’esercito maliano conquista Kidal.
La città di Kidal è una roccaforte di gruppi separatisti riuniti nel Quadro strategico permanente, che controllava la città da diversi anni. Ad annunciare questo importante successo per la giunta militare al potere, in un momento in cui il paese sta affrontando una profonda crisi politica e di sicurezza, è stato il colonnello Assimi Goita. Ha annunciato la ripresa del controllo della città:
infliggendo pesanti perdite ai gruppi terroristici armati
Il Quadro strategico permanente per la Pace, la Sicurezza e lo Sviluppo, che riunisce i principali gruppi armati maliani, ha dichiarato che gli attacchi simultanei hanno preso di mira un gruppo di bambini che si trovava davanti la scuola vicino al campo abbandonato dalle Nazioni Unite e una riunione di notabili della città. Provocando la morte di 14 civili, tra cui, appunto, bambini e notabili.
Il controllo di Kidal e la Missione MINUSMA
Dal 31 maggio 2012 la città di Kidal è stata controllata dal Movimento Nazionale di liberazione dell’Azawad, un gruppo armato separatista tuareg. Per 2 anni, fino al 2014, l’esercito maliano ha subito umilianti sconfitte nella città di Kidal. Da allora questa città strategica, crocevia sulla strada per l’Algeria, è sfuggita al controllo delle autorità centrali.
Per questa sanguinosa guerra civile e per il peggiorare della situazione in Mali, nel 2013 si è deciso di promuovere una Missione internazionale di sostegno. La Missione di stabilizzazione integrata multidimensionale delle Nazioni Unite in Mali (MINUSMA) è una missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite. A inizio novembre di quest’anno questa missione ha completato il suo ritiro dal paese, secondo le direttive del Ministro degli Esteri del Mali. Questo ha provocato un aumento delle tensioni innescando una corsa per impadronirsi del territorio. Dopo il ritiro l’alleanza dei gruppi tuareg aveva preso il controllo delle zone abbandonate dalle Nazioni Unite a Kidal. Fino a qualche giorno fa, quando, dopo un’offensiva di terra supportata da aerei e droni, l’esercito maliano conquista Kidal.
Il colonnello Assimi Goita ha ricordato:
Questa missione consiste nel recuperare e garantire l’integrità del territorio senza alcuna esclusività, in conformità con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. La nostra missione non è finita. L’obiettivo è garantire la sicurezza in tutto il Mali.
Il Quadro strategico permanente per la pace, la sicurezza e lo sviluppo ha confermato in un comunicato la perdita del controllo di Kidal, mostrandola come un ritiro strategico dopo aver inflitto grandi perdite al nemico. Aggiungendo:
La guerra continua
Non si è certi di cosa succederà adesso in un territorio martoriato dalla guerra civile, ma la cosa certa è che, anche dopo la conquista della città di Kidal da parte dell’esercito maliano, la guerra non è destinata a finire.