Due giorni fa è iniziato il Festival di Sanremo, giunto quest’anno alla 68esima edizione; ma la prima serata non ha fatto neanche in tempo a concludersi che già sono sorte le prime polemiche. Il motivo? Le somiglianze tra la canzone cantata da Ermal Meta e Fabrizio Moro, dal titolo Non mi avete fatto niente e la canzone Silenzio cantata da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali, presentata due anni fa nella categoria Sanremo Giovani. I due brani sono simili nella melodia e nei testi, soprattutto la somiglianza è spiccata nei ritornelli. Eccoli di seguito:
In Silenzio il ritornello era: “Non mi avete tolto niente, non avete avuto niente, questa è la mia vita che va avanti oltre tutto e oltre la gente”.
In Non mi avete fatto niente, invece, il ritornello è: “Non mi avete fatto niente, non mi avete tolto niente, questa è la mia vita che va avanti, oltre tutto, oltre la gente”.
Ed ecco un video che mette a confronto i ritornelli delle due canzoni:
Ironia della sorte: Silenzio era stata squalificata due anni fa, invece il brano di Ermal Meta e Fabrizio Moro viene considerato come uno dei favoriti per la vittoria all’edizione di quest’anno. Ma, se le parole (del ritornello) e la melodia sono le stesse, a cosa è dovuta questa disparità di giudizio? Il punto è che Ambra Calvani e Gabriele De Pascali erano due esordienti, pressoché sconosciuti; invece, Ermal Meta e Fabrizio Moro sono due “Big” e hanno un seguito di ammiratori molto numeroso. Insomma, la canzone la fa anche (o forse soprattutto?) chi la canta e un brano può avere più o meno successo in base a chi lo esegue.
Ermal Meta e Fabrizio Moro accusati di plagio?
Ma veniamo al vero dilemma, ossia, Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno plagiato una canzone di sole due edizioni fa? In realtà, tra gli autori di Non mi avete fatto niente, oltre ai due cantanti, figura pure Andrea Febo, che aveva scritto anche Silenzio per Calvani e De Pascali. Non solo, ma, prima ancora che il Festival iniziasse, Meta e Moro hanno spiegato come siano stati loro stessi ad aver preso ispirazione dal ritornello di Silenzio per poi costruirci il resto della loro canzone che ha come temi la guerra ed il terrorismo. Dunque sia Febo che i due cantanti sono pienamente consapevoli di aver in parte copiato un altro brano, Ermal Meta e Fabrizio Moro sapevano tutto, non c’è stato alcun inganno da parte dell’autore.
Il regolamento del Festival
Veniamo ora alla parte tecnica e burocratica: cosa prevede il regolamento del Festival a questo proposito? Il fatto che uno degli autori sia lo stesso escluderebbe accuse di plagio; ma se Silenzio è stata diffusa ed eseguita in pubblico le cose potrebbero mettersi male per Ermal Meta e Fabrizio Moro. Sul sito della Rai è possibile consultare il regolamento che in merito a questioni simili dichiara:
“Tutte le canzoni dovranno essere nuove. (…) È considerata nuova, ai sensi e per gli effetti del presente Regolamento, la canzone che, nell’insieme della sua composizione o nella sola parte musicale o nel solo testo letterario (fatte salve per quest’ultimo eventuali iniziative editoriali debitamente autorizzate), non sia già stata pubblicata e/o fruita, anche se a scopo gratuito, da un pubblico presente o lontano, o eseguita o interpretata dal vivo alla presenza di pubblico presente o lontano. (…) Sussiste inoltre la caratteristica di canzone nuova nell’eventualità di utilizzo di stralci ‘campionati’ di canzoni già edite, sempre che questi – nel totale – non superino un terzo della canzone ‘nuova’ stessa”.
La sospensione
Ieri sera Ermal Meta e Moro sono stati sospesi dalla gara e la loro esibizione è stata sostituita da quella di Renzo Rubino, tramite un sorteggio davanti ad un notaio. Gli organizzatori del Festival hanno deciso di esaminare in maniera più approfondita la loro canzone.
Su Facebook, Fabrizio Moro ha commentato la situazione con questo post:
Ciao ragazzi, credo sia ora di parlare.
Abbiamo sentito parlare di plagio nei confronti della nostra canzone di Sanremo. Il punto della discordia è una canzone scritta da Andrea Febo (mio collaboratore storico) che venne presentata nelle Selezioni di Sanremo giovani di 3 anni fa, venne scartata e MAI commercializzata. Ermal, io e Andrea abbiamo mantenuto una parte di quella canzone per non sacrificare qualcosa di bello (cosa che abbiamo raccontato in più interviste, se non in tutte) e tutti e tre insieme, abbiamo scritto una NUOVA canzone con un significato completamente diverso.
Plagiare significa copiare, ma è ASSURDAMENTE RIDICOLO considerando che Andrea Febo ha scritto con me e con Ermal “Non mi avete fatto niente”.
Inoltre entrambi siamo autori da molti anni e abbiamo scritto molte canzoni contribuendo a diversi successi sia per noi stessi che per gli altri.
Quando abbiamo deciso di raccontare uno stato d’animo generale con questa canzone non lo abbiamo fatto per presentarci al Festival, ma per esprimere il nostro pensiero, la nostra rabbia, riguardo a certi avvenimenti che hanno condizionato in negativo, la vita di tutti noi in questi ultimi anni…Siamo molto dispiaciuti di quello che sta accadendo perché non siamo venuti al festival a prendere in giro la gente, ma per abbracciarla.
Siamo sicuri che tutto andrà per il meglio…. come sempre.
Vi abbraccioFabrizio
Le reazioni del web
Sui social si sono scatenati i fan dei due cantanti che non hanno preso bene la decisione della sospensione dei loro beniamini. Ermal Meta e Fabrizio Moro non sono un duetto, no, per i loro ammiratori si sono ormai fusi e gli hashtag creati lo testimoniano: #MetaMoro, #MoroMeta, #IoStoConMetaMoro. Ma gli organizzatori non hanno dato retta ai commenti dei social network, difatti il direttore di RaiUno Angelo Teodoli ha precisato: “Esiste un regolamento e noi rispondiamo a quello e non ad altro come il web“.
La riammissione
E poi, proprio due ore fa, è stato annunciato il verdetto finale: Ermal Meta e Fabrizio Moro rientrano in gara. Durante la consueta conferenza stampa che si tiene ogni mattina dopo ciascuna serata del Festival, gli organizzatori hanno dichiarato che: “a seguito delle valutazioni effettuate, la Rai ritiene che non si debba escludere dalla gara la canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro, in quanto conforme al requisito di novità previsto dal regolamento“. Il vicedirettore di RaiUno Claudio Fasulo ha sottolineato che:
“Il brano Non mi avete fatto niente contiene stralci del brano Silenzio in misura inferiore al terzo della sua durata complessiva. Pertanto la circostanza che il brano Silenzio sia stato pubblicamente già fruito non inficia la novità della canzone in gara”.
Dunque i fan di Ermal Meta e Fabrizio Moro, anzi del “MetaMoro”, possono tirare un sospiro di sollievo: i loro idoli sono ufficialmente riammessi alla gara. L’ufficio legale della Rai ha diffuso una nota riguardante i risultati dell’analisi tecnica dei due brani messi a confronto e ne è emerso che:
“Sebbene i ritornelli delle due canzoni siano parzialmente sovrapponibili nella musica e nel testo, i due brani hanno stesure, durata, testi e melodie diverse. Inoltre nel brano Non mi avete fatto niente la somma degli stralci utilizzati non supera il minuto e 3 secondi su una durata totale del brano stesso di 3 minuti e 24 secondi. Pertanto è inferiore al terzo dell’intero brano. Le due canzoni, dunque, pur presentando analogie per una frase musicale e testuale non sono la stessa canzone. La canzone Non mi avete fatto niente è dunque nuova e resta in gara.”
Insomma, per questa volta il MetaMoro è salvo, buona gara e “che vinca la canzone migliore (non la più originale).”
Carmen Morello