Eraserhead: il primo film di David Lynch torna nelle sale cinematografiche

Eraserhead - David Lynch - Fonte foto: wikimedia.org

Le ossessioni di David Lynch tornano al cinema: dal 4 settembre, per tutti gli appassionati, sarà possibile vedere la versione restaurata di Eraserhead (1977). Il primo lavoro del genio statunitense, come quasi tutte le sue opere, non è di facile comprensione. David, da sempre, non cerca facili consensi… Entrare nel suo mondo – onirico – vuol dire addentrarsi nei suoi pensieri più profondi, cupi. Le sue storie visionarie, di riflesso, diventano parte della vita dello spettatore. Di che cosa parlano i suoi film e di che cosa parla Eraserhead?



Eraserhead - David Lynch
Eraserhead – David Lynch – Fonte foto: basementrejects.com

Nelle prime immagini di Eraserhead il viso del protagonista fluttua, come un fantasma, in un cielo nero e denso. La testa galleggiante di Henry Spencer copre, scopre e si sovrappone ad un piccolo pianeta roccioso. È veramente un pianeta? Potrebbe anche essere un uovo, un cervello o forse tutte queste cose…






Sulla superficie del corpo celeste si nasconde una creatura, un uomo intento a spostare le leve e gli ingranaggi di uno strano marchingegno. La sua pelle sembra malata, aliena, a tratti squamosa. Dalla bocca di Henry, sempre sospeso nello spazio, esce uno spermatozoo, un essere filiforme. Una pozza d’acqua, forse liquido amniotico, accoglie l’animale scaturito da Henry… e questo è solo l’inizio di Eraserhead – La mente che cancella – .

Questo film è la base di tutti i sogni, gli incubi e le angosce del cineasta più controverso di sempre. Da Eraserhead in poi, Lynch, ha sviluppato un solo grande progetto, un unico grande enigma. il mistero di solito offre indizi ma non una soluzione. David Lynch, con i suoi sogni su pellicola, porge allo spettatore tutti i tasselli del mosaico. Il vero rompicapo non è riordinare i pezzi del puzzle ma capire dove e perché il nostro inconscio è stato colpito.

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Eraserhead ci mostra la vita di HenryJack Nance – e il suo bizzarro (a dir poco!) quotidiano… una casa modesta resa ancora meno accogliente dal bianco e nero della pellicola, una fidanzata pronta a partorire un mostriciattolo deforme, un pollo cotto a puntino che sembra voler riprendere vita durante una cena con i suoceri… e dettagli sparsi – come le stelle dei primi fotogrammi – a ricordarci che si tratta di una visione, di un sogno: e come tale, il tutto, va interpretato.

Eraserhead – David Lynch

Alcuni elementi ci riportano alla terza stagione di Twin Peaks, giunta quasi alla diciottesima e ultima puntata. Un alberello spoglio sul comodino, il pavimento bicolore, un fungo atomico in un quadro, un palco con tende di velluto dove si esibisce una cantante: il mondo di Laura Palmer era già nato nel lontano 1977. Eppure dopo tanto tempo ancora nessuno, con sicurezza, può dire cosa si nasconda dietro agli incubi di Lynch.

Luca Foglia Leveque

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