Lei è quasi sempre di spalle e la si vede trascinare una valigia, lavare i piatti, truccarsi davanti allo specchio, immersa nella scelta di un capo d’abbigliamento, oppure dorme: in tutte le foto, però, è evidente la sua inconsapevolezza riguardo a ciò che le accade dietro.
Sempre quelle due parole, quelle cinque lettere per le quali è sufficiente un piccolo foglietto di carta, facile da stringere con due dita mentre la macchina fotografica ferma l’immagine.
Lui è Anthony De Luca e il suo lavoro fotografico è tenero quanto significativo: 365 giorni, un fogliettino al dì con scritto Ti Amo da tenere con una mano, mentre con l’altra viene scattata la foto che ritrae la donna di spalle con una dichiarazione che sembra posarsi su di lei mentre invece è silenzio e distanza. Mentre invece lei non si accorge di nulla.
Non è l’idea per un romanzo rosa né per un film da andare a vedere il 14 febbraio: è la metafora di come l’amore, di come l’affetto sappiano essere discreti e al contempo sempre presenti. Foto su foto che raccontano una quotidianità spontanea, vera, lontana da quella fabbricata dai finti reality: azioni semplici, naturali, accompagnati dal sentimento di qualcuno che si nasconde dietro una macchina fotografica.
Un Ti Amo, una dichiarazione ogni volta che risulta possibile, ogni volta che all’insaputa dell’altra persona, diventa più semplice dirlo, ricordarlo e ricordarselo perché si è lì. Perché l’amore e l’affetto vivono di emozioni e di brividi e della voglia di rivedersi ancora, e non di applausi né di approvazioni né di complimenti su social (magari espressi da persone mai viste); perché l’amore e l’affetto si nutrono di silenzi che a loro volta si alimentano di complicità; perché l’amore e l’affetto si riconoscono quando viene da urlarli senza aspettare che altri orecchi sentano ma semplicemente mentre l’altro o l’altra prepara il caffè o scrive la lista della spesa: perché è bellezza anche senza trucco o con la barba trascurata!
365 giorni, 365 fogliettini, 365 foto divenute, poi, una sorpresa, una rivelazione, una conferma.
Perché l’amore, perché l’affetto pur se certi ed indiscutibili, hanno anche bisogno di essere ricordati, di essere rassicurati, di essere incoraggiati… Un lavoro fotografico che racconta una storia, che descrive un sentimento nella sua più intima e reale essenza: Probabilmente, non te lo dico ogni volta in cui vorresti sentirtelo dire, in tutte quelle volte in cui me lo chiedi senza chiedermelo, probabilmente non te lo ripeto abbastanza, sicuramente non lo faccio quanto vorrei e quanto vorresti, però Ti Amo, però Ti Voglio Bene. E non ho mai smesso di dirtelo.
Deborah Biasco