Enes Kanter, l’inferno dopo le critiche al tiranno Erdoğan

Il ragazzo che vedete in foto ha solo 27 anni. Ma da lungo tempo vive una costante situazione inumana di dolore, paura, rischio. Di quelle che la vita te la tolgono.

Si chiama Enes Kanter. E’ un cestista turco che vive negli USA. E che dopo aver osato criticare pubblicamente Erdoğan, ha iniziato a subire un inferno. Un vero e proprio inferno. Minacce di morte continue e sistematiche. Persecuzioni da parte del governo turco che gli impediscono di viaggiare fuori dagli USA causa rischio assassinio. Il padre condannato a 15 anni di carcere. Una parte della famiglia che lo ha persino disconosciuto. Un incubo, un vero e proprio incubo che nessuno meriterebbe.

Ma solo qualche giorno fa, Enes ha detto basta. Ha fatto una scelta coraggiosa: dopo tanto tempo, ha deciso di lasciare gli Stati Uniti. Ha deciso che il rischio di venire ucciso valeva il messaggio che voleva mandare. E’ infatti andato in Canada per disputare una partita di basket. E si è presentato in campo con queste scarpe, che riportano una parola che esprime il valore che a lui, in questi anni, è stato portato via: libertà. Per lui, per il suo paese. Per tutti coloro che vengono oppressi in ogni parte del mondo.

A te, Enes, diciamo quindi grazie per il tuo immenso coraggio. Grazie per la tua lotta. E anche se qui, dall’Italia, ti siamo geograficamente distanti, ti salutiamo e ti mandiamo il più grande abbraccio che tu possa ricevere. Non sei solo.

 

Leonardo Cecchi

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