Le emozioni spesso vengono considerate come facenti parte di un campo recettivo solo delle scienze e delle tecniche psicologiche. Tutto questo perché non si conosce la regola che vige nel sistema nervoso centrale: la sinapsi.
Cosa è una sinapsi?
Iniziamo a trattare cosa è una sinapsi con il fine di descrivere l’enorme variabilità di emozioni che inspiegabilmente ci sembra siamo tenuti a provare. Sicuramente, non bisogna avere paura delle proprie emozioni, quali che esse siano, poiché sono solo la reazione del nostro pensiero cognitivo di fronte agli eventi esterni che ci capitano. Ma partiamo dal principio, ovvero dal neurone e dai suoi collegamenti.
Il neurone ed i suoi collegamenti
Il neurone è come un cono (assone) con gelato (soma) che termina con fili (dendriti) simili ai capelli di Einstein. Invece, la sinapsi è semplice connessione tra due o più neuroni a livello dell’assone di uno (cono del neurone), in comunicazione con i dendriti di un altro (capelli sempre del neurone). Oltre al rapporto tra assone di neurone 1°-dendriti di neurone 2°, altri due tipi di collegamenti tra neuroni esistono sempre tra due neuroni conseguenti in serie o in parallelo.
In generale, si parla del primo neurone come neurone pre-sinaptico e del secondo neurone come neurone post-sinaptico. Invece, lo spazio tra i due, fatto di interstizio e trasportatori di messaggeri, è il vallo sinaptico in cui transitano i neuro-trasmettitori (trasportatori del messaggio che arriva dall’esterno o dalla nostra motivazione come risposta motoria) per arrivare dal primo al secondo neurone appena citati.
Domanda lecita
Insomma, se ci sono già tre tipi di connessioni tra neuroni, dette precedentemente, e se aggiungiamo l’esistenza di altri due tipi di sinapsi, classificate in base al tipo di segnale mediato, ovvero elettriche-chimiche e chimiche, potremmo dire, forse, che questi tipi di sinapsi siano abbastanza numerose per consentire l’infinità di funzioni che il sistema nervoso può fare? No, non possiamo dirlo perché ci sono così tante sfaccettature nell’ambito della sinapsi, e non solo, che esse non rendono possibile conoscerle tutte.
Le sinapsi elettriche-chimiche iniziano come elettriche, ovvero come differenza di potenziale tra porzione esterna e interna di membrana del neurone, e terminano come chimiche, ovvero l’energia da elettrica (potenziale di membrana) si trasduce in molecole che sono i neuro-trasmettitori. Mentre, quelle elettriche trasmettono il segnale solo grazie alla differenza di potenziale tra le due porzioni di membrana del neurone stesso, senza i neuro-trasmettitori.
Un esempio delle tante funzioni che il sistema nervoso svolge è nell’ambito delle variegate tonalità di emozione che noi possiamo provare.
Quali sono le emozioni?
Dapprima, dobbiamo sapere di cosa stiamo parlando, ovvero quali sono le emozioni? La prima emozione che mi viene in mente, dal momento che è la più antica di tutte (pensate all’uomo delle caverne che la usava per difendersi dagli animali feroci), è, sicuramente, l’ansia/paura che ha come sede dei primi neuroni, l’amigdala.
Poi c’è la rabbia che ha un segnale mediato sempre dalla stessa amigdala e che quindi ha un circuito vicino alla paura/ansia. Infatti, in alcuni casi, per esempio nei momenti più ansiosi di un soggetto, si possono attivare entrambi i circuiti poiché vicini e poiché mediati dalla stessa struttura (questo potrebbe spiegare il fatto che quando si è in ansia si è, spesso, aggressivi). Ancora, abbiamo la gioia dovuta a gratificazione che si esplica tramite il circuito meso-limbico-corticale e meso-corticale (esso se sovra-eccitato dà dipendenza, per fare un esempio, da gioco da azzardo). Poi, si considera facente parte del gruppo delle emozioni anche la tristezza con sede dei neuroni in corteccia, esattamente, nel lobo frontale e nell’insula, ma anche nell’ippocampo. La sorpresa in cui sono coinvolti insula e amigdala. Infine, il disgusto.
Un primo elemento che rende diverse le emozioni tra loro è le strutture che regolano esse (citate nel paragrafo precedente), invece, a livello chimico, è lecito considerare la presenza dei neurotrasmettitori usati da ogni circuito di neuroni (che insieme collegati tra loro creano un pensiero). Ricordiamo che i neuro-trasmettitori sono i messaggeri che passano dal neurone pre-sinaptico al neurone post-sinaptico affinché il secondo neurone in questione sia sempre informato, da quello pre-sinaptico, di ciò che accade nel mondo esterno o che si vuol fare accadere come azione motoria (altrimenti avremmo un malfunzionamento). Essi possono essere inibitori di qualcosa o eccitatori.
Cosa rende le emozioni diverse
Però ciò non basta. Infatti, cos’altro rende le emozioni così totalmente diverse? La modulazione della stessa sinapsi utilizzata per rendere palese quel dato “provare”. Tutto questo è dato dalla presenza di sostanze, nel vallo sinaptico, che fungono da neuro-modulatori (molecole) ma che possono essere anche i neurotrasmettitori stessi (es. acetilcolina, glutammato ecc.). Esse, come dice il loro nome stesso, modulano le sinapsi ovvero tramite funzione di inibizione (usando il GABA) diminuiscono la potenzialità di un segnale in entrata(sensibilità) o in uscita (risposta motoria) a seconda di cosa trasduce il neurotrasmettitore, o lo accrescono tramite eccitazione (usando il glutammato).
Per esempio, il GABA ferma un segnale troppo stimolato in modo eccitativo, come potrebbe essere un pensiero persistente nella nostra testa. Questo getta le basi per parlare dell’ansia ma non è questo il luogo.
Infine, la maggiore influenza, sempre dal punto di vista chimico e non strutturale, è data dalla compresenza di un determinato tipo di recettore nel neurone post-sinaptico con la sua specificità, grado di affinità per il neuro-trasmettitore e tipo di trasduzione che media dentro la cellula post-sinaptica che possono variare in modo esorbitante. Il recettore è ciò che accoglie il messaggero nella membrana post-sinaptica, facendo svolgere su questo neurone la funzione di quel dato neuro-trasmettitore.
Concludendo
Dato che non sono state ancora scoperte le funzioni di tutti i recettori né, sicuramente, tutti i recettori stessi del neurone pre e post-sinaptico (perché i recettori si possono trovare in entrambi), quante altre funzioni ha il sistema nervoso che a noi non sono note? Può darsi che noi conosciamo solo 1/3 della vera potenzialità di ciò che ci permette di pensare, agire, sentire e, effetto più affascinate di tutti, emozionare? Vi lascio nel dubbio, come lo sono io e mi sorprendo nel sol pensarlo.
Roberta Mineo