Dopo gli stupri avvenuti a Rimini e Firenze, un nuovo caso di violenza sessuale è avvenuto a Trecastagni dove una dottoressa è stata stuprata, durante il suo turno notturno alla Guardia Medica.
Quella che ormai è stata definita come un’”emergenza stupri” necessita di un intervento forte e deciso da parte delle istituzioni, parere condiviso dallo stesso segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha dichiarato: “Purtroppo c’è l’emergenza violenze sessuali. Chiederemo alla presidente Boldrini, in quanto donna, di mettere in calendario la proposta di legge sulla castrazione chimica, perché chi mette le mani addosso ad una donna o a un bambino, può essere bianco o nero, è un malato, oltre che un delinquente, e i malati vanno curati”.
Ma non solo, Salvini chiede a Laura Boldrini, presidente della Camera, e a Maria Elena Boschi, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, di impegnarsi in prima persona per proporre la castrazione chimica come soluzione per contrastare questa ondata di violenza contro le donne: “Altra violenza sessuale, questa volta ai danni di una dottoressa al lavoro vicino a Catania. Un 26enne italiano il verme aggressore. Ma che sta succedendo? Boldrini, Boschi e parlamentari, sveglia! Castrazione chimica, galera e lavoro obbligatorio. Giù le mani dalle donne”.
Intanto sono usciti i dati del Viminale e dell’Istat che mostrano quanto la maggioranza degli stupri avvenga per mano degli italiani: infatti sei su dieci sono proprio nati in Italia. In questo modo viene a essere smentita l’associazione che molti davano per scontata, ovvero quella che lega la violenza allo straniero.
Convinzione che viene spesso rilanciata, in prossimità delle elezioni, con toni discriminatori e razzisti allo scopo di ricevere i voti di chi sostiene le ideologie estremiste, o da chi è preoccupato dal flusso migratorio consistente.
Osservazione confermata tanto dal rapporto Coop, che evidenzia come il 70% degli italiani mostri di essere spaventato dai continui e numerosi sbarchi, quanto dal fatto che tra il 2012 e il 2017 è raddoppiato il numero di volte ricerche su Google con la parola “immigrati”
I numeri del Viminale gettano luce sull’importante numero di denunce presentate per stupro: da gennaio a luglio del 2017 sono stati denunciati 2.333 casi di violenze sessuali. L’anno scorso per lo stesso periodo in esame, erano stati presentate denunce per 2.345 casi.
Ma analizzando in maniera dettagliata i documenti emerge un dato di fatto: sono aumentati gli stupri per mano di italiani tanto che nella prima metà del 2016 erano stati 1.474, mentre nello stesso periodo del 2017 sono aumentati sino ad arrivare a 1.534.
Invece il dato riferito agli stranieri non registra cambiamenti: dai 909 del 2016 a 904 del 2017.
Al di là delle cifre, si tratta di numeri importanti perché descrivono un continuo abuso e negazione della libertà e della dignità femminile.
Principi da tutelare ad ogni costo e che non hanno bisogno di essere dati in pasto alla bagarre politica per ricevere la giusta attenzione. Invece diventa di fondamentale importanza dedicare tempo e risorse per rieducare le persone al rispetto dell’altro, a prescindere dal sesso o nazionalità.
Dorotea Di Grazia